Dalla Calabria i prodotti più gettonati che i turisti portano a casa sono quelli agroalimentari

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Oltre il 50% dei turisti che sono stati in Calabria e ritornano a casa dopo il Ferragosto porteranno con loro cibo “made in Calabria”. Un altro segmento di turisti composto in larga prevalenza di emigrati calabresi che vivono in Italia o all’estero che sono venuti in vacanza nella terra di origine – aggiunge la Coldiretti – per la quasi totalità hanno fatto “rifornimento” di prodotti calabresi (conserve, sott’oli, salumi etc ) e che consumeranno durante l’anno. Tra i prodotti che maggiormente hanno avuto il gradimento vi è sicuramente la “cipolla Rossa di Tropea IGP” glyphosate zero che ormai spicca e non può mancare nella cucina quotidiana e in quelle prestigiose; naturalmente anche il vino e l’olio, che hanno raggiunto livelli qualitativi di eccellenza sono stati tra i prodotti preferiti.  A seguire – continua Coldiretti – i salumi Dop Calabresi (soppressata, salsiccia, capocollo e pancetta) e la n’duja e poi ancora Caciocavallo silano Dop e pecorino delle varie zone della Calabria. Molto apprezzata anche la bevanda al caffè, il tonno e per l’artigianato in particolare i monili dell’oreficeria calabrese.  Pochissimi ritorneranno a mani vuote anche perché faranno dono di questi souvenir anche agli amici. Ma molti altri sono i “tesori” custoditi gelosamente nelle campagne. Basta ricordare che il la stragrande parte  delle produzioni tipiche nasce nei piccoli comuni con meno di cinquemila abitanti. L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo favorita – sottolinea la Coldiretti – dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, aziende e mercati degli agricoltori di Campagna Amica, feste e sagre di ogni tipo, vacanze negli agriturismi ma anche nella ristorazione in generale  e negli eventi culturali. L’agricoltura calabrese con la sua straordinari biodiversità esaltata più volte anche da Vandana Shiva – conclude la  Coldiretti – è tra le più green d’Europa e può contare oltre alle 269 bandiere del gusto, su 17 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 21 DOC e IGT.

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