D’Ascoli e Pizzimenti (FI), la Città Metropolitana di Reggio Calabria tra mancanza di deleghe e l’inerzia politica del Sindaco Falcomatà

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Il Sindaco Falcomatà, partecipando ad una iniziativa promossa dal Consiglio Regionale della Valle D’Aosta, ha definito le “Città Metropolitane” come una specie di “Frankenstein”, “un esperimento – ha detto – riuscito solo a metà perchè in molti casi le Regioni non hanno trasferito le deleghe alle Città metropolitane e per questo si trovano ad operare a metà del guado”.

“Una valutazione, quella del primo cittadino, – dichiarano il Consigliere Comunale di Forza Italia, Giuseppe D’Ascoli e Nuccio Pizzimenti, esponente del medesimo partito – che ha suscitato non solo stupore e meraviglia ma ha anche contribuito ad alimentare qualche malizioso sospetto sui rapporti politici non certo idilliaci tra il Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio e il Sindaco Falcomatà.

Prendiamo atto che il primo cittadino, si è accorto, dopo quattro anni, che la riforma Del Rio, nata con l’intenzione di migliorare le competenze e le funzioni che prima svolgevano ed esercitavano le Province, non ha avuto il successo sperato al punto che oggi le Città metropolitane sembra abbiano assunto la configurazione di contenitori vuoti.

Un altro aspetto incomprensibile delle dichiarazioni del Sindaco Falcomatà, riguarda la scelta della Città per esprimere il suo rammarico e disappunto sul mancato trasferimento delle deleghe da parte di alcune regioni alle città metropolitane, compresa la Regione Calabria.

Se la Città metropolitana di Reggio Calabria non ha avuto il successo sperato – proseguono gli esponenti forzisti – questo non può essere interamente attribuito ed imputato al mancato trasferimento di alcune deleghe da parte della Regione Calabria, anche perché alla base di questo insuccesso, bisogna mettere in conto anche l’inadeguatezza politica dimostrata dal Sindaco Falcomatà.

Se il primo cittadino non è riuscito a gestire una Città di 180.000 abitanti, le cui condizioni di degrado dopo quattro anni di consiliatura, sono sotto gli occhi di tutti, figuriamoci come avrebbe potuto gestire la Metro City il cui territorio non solo è molto più vasto e ha una conformazione orografica complessa, ma presenta pure notevoli difficoltà per l’esistenza di numerose comunità, ubicate sia in zone marine sia in zone di montagna, con  problemi, esigenze, bisogni, culture e prospettive di sviluppo differenti.

Non vogliamo essere maliziosi, ma saremmo tentati di dire che le dichiarazioni fatte ad Aosta dal  Sindaco Falcomatà sembra siano stati indirizzati a nuora perché suocera intenda.

Infatti, ci chiediamo, come mai Giuseppe Falcomatà ha scelto questa Città, situata ai confini dell’Italia, per lamentarsi sulla mancata assegnazione delle deleghe da parte della Regione Calabria e non ha invece espresso direttamente al Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, componente dello stesso partito e a cui il primo cittadino non ha esitato a manifestare il suo endorsement a sostegno di una sua ricandidatura alla guida della Regione Calabria, l’esigenza di avere attribuite le deleghe che rivendica?

Eppure, le occasioni di incontro, tra i due esponenti politici, proprio in Città, sono stati molteplici.

Poiché entrambi si sentono candidati in pectore per il Pd, l’uno alla guida della Regione Calabria, mentre l’altro alla guida della Città di Reggio Calabria, l’intenzione di entrambi sarebbe quella di sfruttare qualsiasi occasione per mettere in campo iniziative e progetti con l’obiettivo di riuscire a catturare tra i cittadini consenso politico e consenso elettorale.

Se l’intenzione del Presidente Oliverio è orientata a “espugnare” la Cittadella e ritornare a guidare la Calabria per altri cinque anni, l’esigenza di continuare a gestire le deleghe destinate alla Città Metropolitana rappresenta un aspetto che politicamente gli sarà sicuramente vantaggioso, ed è per questo che il Sindaco Falcomatà, per ottenere le deleghe cui tanto aspira, dovrà ancora aspettare.

Anche perché, con deleghe o senza deleghe, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, con il Sindaco Falcomatà in quattro anni di gestione politica non è riuscito ad affermare iniziative e progetti lungimiranti e di spessore, le cose continueranno a rimanere sempre stagnanti”, concludono Giuseppe D’Ascoli e Nuccio Pizzimenti. 

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