D’Ascoli e Pizzimenti (FI) intervengono sui disservizi della raccolta differenziata

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“Sono giorni che l’Avr, la società che gestisce i servizi di igiene urbana in Città, non ha provveduto a prelevare, in molte zone del Centro Storico e della periferia, i mastelli colmi di spazzatura, costringendo i cittadini a ritrovarsi sotto casa cumuli di rifiuti”.

E’ quanto dichiarano il Consigliere Comunale di Forza Italia, Giuseppe D’Ascoli e Nuccio Pizzimenti, esponente politico del medesimo partito.

”E’ inutile – dichiarano i due esponenti politici azzurri – che  il Sindaco Falcomatà e l’Avr, attraverso comunicati stampa, cerchino di addossare la responsabilità di questo ritardo al pessimo vezzo di alcuni cittadini di depositare lungo le strade sacchetti colmi di spazzatura.

I cittadini incivili ci sono sempre stati e continueranno ad esserci, ma questo non può in alcun modo essere preso a pretesto per giustificare le difficoltà organizzative e di gestione della società Avr.

La possibilità che avremmo registrato disservizi nella raccolta differenziata, li avevamo espressi e manifestati all’Amministrazione Comunale in tempi non sospetti, vale a dire quando avevamo messo in discussione il sistema porta a porta e proposto all’Amministrazione Comunale soluzioni diverse e più concrete che Palazzo San Giorgio ha deciso di ignorare. Eravamo convinti allora, e lo siamo a maggior ragione oggi, che il sistema porta a porta non era una valida soluzione per la città sia perché l’Avr non era pronta ed attrezzata, di uomini e mezzi, per fronteggiare la soluzione adottata dal Comune sia perché la stragrande maggioranza dei Sindaci delle grandi Città ha messo da parte questa soluzione perché ritenuta poco rispondente ai bisogni e alle necessità delle comunità amministrate. Eppure, il primo cittadino, pur avendo la consapevolezza che la società Avr non era pronta a gestire la raccolta differenziata porta a porta, ha voluto a tutti i costi avviare questa soluzione con il risultato, per noi facilmente prevedibile, che la Città sarebbe stata invasa dalla spazzatura. E’ così è stato.

L’Amministrazione Comunale, attraverso delle note stampa, – proseguono D’Ascoli e Nuccio Pizzimenti – aveva comunicato ai cittadini che con questo sistema si sarebbero abbattuti i costi di gestione per il Comune e che i tributi sarebbero stati abbassati. Invece, i risultati di questa soluzione scellerata, poco pensata e scarsamente riflettuta, non solo non hanno determinato un abbassamento dei tributi, ma hanno costretto i contribuenti a gestire dentro casa un servizio che per problemi igienico-sanitari dovrebbe necessariamente essere fatto fuori delle abitazioni. Se depositare i sacchetti della spazzatura lungo vicoli e marciapiedi della città è un comportamento sicuramente incivile, come si deve valutare e definire la mancata raccolta da parte di Avr che lascia i mastelli colmi di spazzatura per parecchi giorni sotto le abitazioni dei contribuenti? Ecco perché, Sig. Sindaco, le cose andrebbero valutate con più attenzione, scrupolo ed equilibrio. La società Avr, invece di apprezzare il lavoro svolto dai suoi dipendenti, nonostante deve ancora corrispondere lo stipendio del mese di dicembre e la tredicesima, ha deciso di denunciarli per avere effettuato uno sciopero, strumento, tra l’altro, previsto dallo Statuto dei diritti del lavoratori, per rivendicare le spettanze dovute.

Si tratta di un comportamento a nostro avviso molto grave che ha sicuramente contribuito a mortificare gli operatori del settore e a pregiudicare quella necessaria serenità che in un qualsivoglia contesto lavorativo non deve mai mancare.

Sui disservizi creati da parte della società Avr, divenuti ormai cronici in Città, e sulle possibili complicanze di natura igienico-sanitaria che ne potrebbero derivare, presto depositeremo, all’Ufficio di Presidenza del Comune, la richiesta di una convocazione urgente del Consiglio Comunale. Al tempo stesso, invitiamo il Sindaco Falcomatà ad avviare contro l’Avr le opportune procedure legali per chiedere un risarcimento dei danni patiti dall’intera comunità oltre ad effettuare ai contribuenti una necessaria riduzione dei tributi poiché il servizio erogato non risponde ai criteri di efficienza ed efficacia”, concludono Giuseppe D’Ascoli e Nuccio Pizzimenti.

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