Chiude il centro di neurogenetica calabrese- non ci sono fondi- Bruni: “Avremmo potuto combattere Alzheimer con nuovi farmaci”

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Amalia Bruni classe 1955 e scienziata di fama internazionale, è stata tra le prime a scoprire il gene più diffuso dell’Alzheimer, la cosiddetta “presenilina”
Il suo Centro regionale di neurogenetica di Lamezia Terme però rischia la chiusura, ed il conseguente licenziamento di quasi tutti i dipendenti, mancano i fondi. La Scienziata Bruni, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Presto avremmo potuto concepire farmaci per combattere in maniera più sostanziosa l’Alzheimer, ma i nostri studi negli ultimi anni hanno trovato ostacoli che non ci permettono più di continuare nella ricerca- Tutto ciò accade tra l’indifferenza della politica regionale – dei commissari prefettizi che guidano l’Azienda sanitaria di Lamezia Terme commissariata per mafia, e del generale Saverio Cotticelli, commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro della sanità in Calabria. C’è il rischio che il Centro di neurogenetica diventi un ambulatorio sanitario, perché la spoliazione in atto porterà a questo- Fino al 2018 la somma destinata al centro veniva erogata nei tempi previsti dalla regione, ma poi “ad un certo punto i finanziamenti non sono più arrivati e non è stato sufficiente avvertire che quei soldi facevano parte di un Fondo istituito con legge regionale, mai abrogata”. Sempre nel 2018 la Regione ha inserito in bilancio un nuovo fondo di duecentomila euro. “Ma quei soldi sono già finiti e per questo ogni giorno siamo costretti a mandare a casa centinai di pazienti e abbiamo bloccato anche le prenotazioni perché con un solo infermiere il Centro non può far fronte alla domanda di speranza”. Intanto, è nato anche un comitato che porterà avanti la battaglia del centro con iniziative in tutta la Calabria.

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