Siria, barbarie dell’Isis sui bambini a Manbij- Venti uccisi nelle ultime quarantotto ore e trentacinquemila prigionieri

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Si imbatte sui bambini la barbarie disumana ed efferata dell’Isis in Siria, presso Manbij città ad Est di Aleppo. Gli stessi bimbi nelle ultime quarantotto ore,hanno rivolto un appello al mondo occidentale affinchè qualcheduno si occupi di loro analogamente a come in queste ore si sta facendo in occidente  per il gioco dei Pokemon. Sempre nelle ultime quarantotto ore, sarebbero stati uccisi in maniera barbara e deplorevole circa venti bimbi, e si stima secondo l’Unicef che circa trentacinquemila siano in regime di redenzione, segregati dalle milizie dello Stato Islamico. Bambini esasperati che lanciano il loro grido di dolore, affinchè qualcheduno intervenga e prenda la loro vita in mano, per portarla in salvo dalle sadiche intenzioni barbare e “fanatiche”, dei fondamentalisti. Il Medio Oriente è negli ultimi anni una vera e propria polveriera di armi e proiettili che crivellano ogni anfratto delle vie cittadine. Si stima che nelle ultime settimane siano decedute sotto i colpi dei facinorosi fondamentalisti circa duemilatrecento persone. L’ultimo deceduto è un dodicenne, omicidio che è stato rivendicato da un gruppo autonomo “Nur Eddin Zanki”; il bimbo è stato ucciso al grido solito di “Allah è grande”. Si attende in queste ore l’intervento dell’esercito Statunitense per liberare i bambini sgomberando la città di Manbij. Anche Il Vaticano in queste ore, predica il suo sgomento e la “damnatio memoriae”, a quelle che sono le gesta del fanatismo islamico. E tornano come una eco in mente le parole di Oriana Fallaci, la quale già a metà del novecento metteva in guardia da alcuni comportamenti integralisti che andavano plasmandosi durante il suo soggiorno in Francia. Ai tempi fu criticata aspramente. Ora quelle parole tornano e sembrano più attuali e pertinenti che mai.

Francesco Grossi

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