Brilli sulla costituzione parte civile: la decisione chiunque l’abbia presa ricade completamente sul sindaco

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Riceviamo e pubblichiamo

Il dibattito sulla mancata costituzione dell’amministrazione comunale in un processo di mafia, al di là del valore polemico si presta a qualche considerazione politica

L’indeterminatezza del momento storico lascia adito a dubbi su chi ha deciso e chi invece non è stato nemmeno consultato.

Da questo punto di vista, per quanto mi riguarda, credo che i fatti siano avvenuti dopo la mia uscita dalla Giunta e quindi non sono in nessun modo stato né investito della decisione nè ho mai saputo dopo quello che era avvenuto.

La decisione chiunque l’abbia presa ricade completamente sul sindaco. E la toppa che gli assessori hanno cercato di cucire su questo vestito è peggio del buco. Perché rivela debolezza ed ingratitudine da parte del Sindaco.

Il punto cruciale è che si è voluto superare, in un modo obliquo, quella che era stata una decisione unanime del Consiglio Comunale e questo non depone a favore né del sindaco né della maggioranza “consapevole”.

Ricordo solo che la presa di posizione del Consiglio era stata sollecitata per dare un carattere unitario all’azione politica in materia di comportamento nei procedimenti contro la criminalità organizzata. Anche al fine di indirizzare e tutelare il comportamento dell’amministrazione, togliendo discrezionalità e indicando un percorso anche per le future amministrazioni. Apprendiamo invece che il Sindaco (ascoltati in via breve un paio di assessori) ha adottato una decisione che è in netto contrasto con quanto deliberato dal Consiglio Comunale.

Il secondo aspetto riguardo il comportamento politico della sinistra. Nessuno degli esponenti di questo gruppo ha avuto niente da dire: né i capi storici né i giovani virgulti di una sinistra farsa, pronta a rappresentarsi nei sindaci del passato ma assolutamente incapace di avere almeno la stessa coerenza, se non lo stesso coraggio. Così – paradossalmente- il sindaco si permette il lusso il attaccare i consiglieri di opposizione che farebbero parte di studi legali interessati alla difesa in processi di mafia e non sa ( fa finta di non sapere?) che qualcuno dei suoi assessori è stato impegnato in analoghi processi in cui il Comune era costituito quale parte civile.

Assessori di lotta & di difesa.

Ing. Michele Brilli

Già assessore comunale di Rosarno

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