La Mafia sull’EXPO, 11 arresti

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Reati tributari, riciclaggi e associazione a delinquere con l’aggravante della finalità mafiosa. Con queste accuse 11 persone, tra cui un avvocato, sono state arrestate stamani nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Milano. Agli arrestati sarebbero riconducibili alcune aziende a cui erano stati affidati appalti per l’Expo.

Al centro dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano c’è il consorzio Dominus il quale ha lavorato per la Fiera di Milano e dalla quale ha ricevuto in subappalto l’incarico di realizzare alcuni padiglioni per Expo tra cui l’Auditorium e i padiglioni di Francia, Qatar e Guinea.

Secondo le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini le società del consorzio erano intestate a prestanome attraverso un sistema di fatture false che creavano fondi neri. Secondo le ipotesi degli inquirenti le società sarebbero state intestate a prestanome di Giuseppe Nastasi, arrestato insieme al collaboratore Liborio Pace e al noto penalista messinese Danilo Tipo.

Il denaro, secondo l’accusa, era poi riciclato in Sicilia dove gli indagati avrebbero legami con la famiglia di Cosa Nostra dei Pietraperzia (Enna). Il Gico della Guardia di finanza di Milano sta effettuando un sequestro preventivo per alcuni milioni di euro.

I giudici di Milano, con un decreto, hanno inoltre disposto l’amministrazione giudiziaria della Novostand S.p.A, controllata del gruppo Fiera Milano, perché, stando alle ipotesi investigative, alcuni soggetti indagati per reati di stampo mafioso e riciclaggio “hanno avuto e hanno contatti con dirigenti e vertici”. (AdnKronos)

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