Carabinieri stuprano due studentesse americane, il racconto delle vittime

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La procura di Firenze ha iscritto nel registro degli indagati i due carabinieri accusati di violenza sessuale da parte di due ragazze statunitensi. Gli inquirenti hanno identificato i due militari avvalendosi anche di alcune telecamere che hanno ripreso il passaggio della pattuglia. La decisione di indagare i due carabinieri è stata presa dopo che le due ragazze erano state ascoltate a lungo per raccontare la loro versione dei fatti.

Emergono anche i primi particolari dai racconti delle due ventenni, a riportarle il Corriere della Sera, sono le 2,30 di notte e le ragazze hanno ammesso di aver bevuto troppo, fuori dal locale si sono messe subito in cerca di un taxi per tornare a casa, quando sono state avvicinate da un’auto dei carabinieri.  “A un tratto vediamo lampeggiare qualcosa .  È una ‘gazzella’ dei carabinieri. Si avvicinano, sono due militari in divisa. Ci dicono che se vogliamo possono darci un passaggio.Sono gentili, ci accompagnano. Arriviamo a casa, i carabinieri parcheggiano l’auto e si offrono di accompagnarci sino a casa”.  I racconti delle due violenze, in ascensore e sul pianerottolo continua il racconto sul Corriere: “Camminano a fatica, sono sorrette dai due carabinieri. Nella denuncia, che presenteranno poche ore dopo in questura, le due ragazze spiegano che una di loro, quella che ha bevuto di più, decide di prendere l’ascensore. È la parte più controversa del racconto, ma anche quella decisiva, se sarà confermata. ‘L’uomo in divisa entra con me e quando la porta si chiude mi violenta — ricorda la più giovane — Si avvicina, mi mette le mani addosso, è un rapporto completo, che subisco perché non ho la forza di reagire. Non riesco a gridare, non chiedo aiuto. Dura pochi minuti. Terribili'”. Il racconto riportato dal celebre quotidiano continua con le dichiarazioni fornite dall’altra ragazza che “sale le scale sorretta dal secondo militare. Si muove a fatica e a un certo momento — continuano — sembra che si fermi esausta appoggiandosi al muro di un piano. ‘E lui mi stupra’, racconta in lacrime all’agente di polizia. Sulle scale e nell’ascensore restano tracce biologiche. Poi le due ragazze sarebbero entrate nell’appartamento. ‘Le nostre amiche capiscono subito il dramma. Ci chiedono spiegazioni. Le rispondiamo in lacrime che ci hanno violentato, sono stati i carabinieri’.

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