Vade retro Virus. Tutti a casa

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Erano pressappoco le 22.00 ieri sera, quando il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte annunciava con voce autorevole e formale le nuove e più stringenti norme per contrastare l’emergenza più grande degli ultimi tempi: il coronavirus. Con un solo grande auspicio e imperativo categorico: “Rimaniamo tutti a casa”. Molteplici infatti, sono state le incaute ed incoscienti persone le quali infrangendo il testo del vigente decreto, si sono precipitate e dirette verso Sud. Si potrà uscire solo per “comprovata necessità e per recarsi presso il luogo di lavoro”. Inoltre per eventuali spostamenti dovrà esserci un’autocertificazione che attesti la validata necessità ed impellenza del medesimo. Sperando che nessuno violi il decreto e che si anteponga la salute di se stesso e del prossimo, forse il nostro paese necessitava aprioristicamente di più drastiche misure vista la gravità della situazione in atto. I contagi crescenti e le condizioni di sovra affollamento degli ospedali pongono il nostro paese a forte rischio per quanto concerne la gestione della cogente emergenza. Ma oltre ai decreti che fermano anche le manifestazioni sportive di ogni ordine e grado, occorre la nostra collaborazione che diventa sempre più esiziale. Per il bene del prossimo e la salvaguardia del nostro paese. Per uno Stato che una tantum ha necessità del cittadino, al di là delle rappresaglie e polemiche politiche. Restiamo a casa per debellare tutti assieme ed uniti la minaccia e dire ad coram populo: Vade retro Coronavirus.

Francesco Grossi.

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