Zmedica, Cinque buoni motivi per mangiare carciofi

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Pianta tipicamente mediterranea, utilizzata fin dai tempi degli antichi egizi, il carciofo è un’infiorescenza dalle molteplici proprietà benefiche per la salute dell’uomo.

Vediamo nel dettaglio 5 buoni motivi per cui consumare i carciofi:

1.      DEPURANO IL FEGATO: grazie alla presenza di un flavonoide presente nelle foglie, la cinarina, il carciofo vanta proprietà epatoprotettive, depurative ed antiossidanti; per questo se ne consiglia il consumo a chi soffre di disturbi del fegato. Dai carciofi, infatti, vengono prodotti proprio dei rimedi naturali indicati per queste patologie. Non solo, sono benefici anche per reni e cistifellea: grazie all’alto potere depurativo, facilitano il compito di questi organi che si ritrovano così a smaltire meno tossine.

2.      RIDUCONO IL COLESTEROLO: sempre la cinarina (insieme all’attività di altri antiossidanti) sembra essere in grado di bloccare l’ossidazione del colesterolo cattivo LDL e la produzione dello stesso.

3.      FAVORISCONO LA DIURESI E IL TRANSITO INTESTINALE: ricchi di acqua, sali minerali quali sodio, potassio, fosforo e calcio, e di fibre vegetali, i carciofi sono utili per stimolare il buon funzionamento dell’intestino, migliorare la digestione, favorire la diuresi ed il transito intestinale.

4.      FONTE DI VITAMINE ED ANTIOSSIDANTI: il carciofo è un vero e proprio tripudio di vitamine essenziali all’organismo. Troviamo le vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, B12, C, E e la vitamina K. Gli antiossidanti conferiscono al carciofo proprietà antitumorali e di miglioramento del sistema immunitario. Tra i numerosi presenti, merita di essere nominato l’acido clorogenico che è utile per prevenire malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari.

5.      MIGLIORANO LA PRESSIONE: grazie all’elevato contenuto di potassio, i carciofi sono ottimi alleati per chi soffre di ipertensione arteriosa in quanto contrastano l’eccessiva quantità di sodio che normalmente introduciamo con la dieta.

Ora che ne abbiamo elencato i benefici, è opportuno sottolineare che, i principi attivi contenuti nei carciofi vengono disattivati dalla cottura e pertanto è meglio consumarli crudi. Ad esempio, dopo averli privati della buccia esterna, i gambi dei carciofi teneri, possono essere preparati ad insalata, conditi con succo di limone (per evitare che si ossidino), olio, sale, prezzemolo ed uno spicchio d’aglio. Ancora, dalle foglie si può realizzare un infuso: la bevanda ha un sapore amaro ma è garantita la riduzione del colesterolo plasmatico.

Infine, se ne sconsiglia l’utilizzo alle donne in allattamento in quanto i carciofi riducono la produzione di latte.

 Dott.ssa Lorena Muzzupappa

 

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