Zmedica- Bergamotto: oro verde di Calabria

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La nostra terra, la Calabria, ci fornisce frutti le cui proprietà vengono studiate nei numerosi laboratori ed università di tutto il mondo. Uno di questi è il bergamotto.

Membro della famiglia degli agrumi,  il nome del bergamotto deriva dal turco “beg armudi” che significa “pero del signore”…e chissà che proprio il Signore non abbia volutamente favorito l’agricoltura di questo frutto in grado di favorire l’abbassamento del colesterolo in una terra in cui coesistono alimenti come la ndujia che di colesterolo ne è satura (per la serie “il Signore affligge ma non abbandona”).

Il bergamotto viene oggi utilizzato in campo alimentare ma non solo: anche la cosmetica ha tratto ispirazione dal suo inebriante profumo, tanto che Guerlain lo ha utilizzato per la sua nuova fragranza “Aqua Allegoria – Bergamote Calabria” rendendo omaggio alla nostra terra. 

Ancora, l’olio di bergamotto viene utilizzato per combattere gli attacchi di ansia e la depressione in quanto in grado di conciliare il sonno, infondere serenità e contrastare i blocchi emotivi. Questi effetti vengono sfruttati nelle sedute di aromaterapia e, qualora volessimo provare il brivido del faidate, è possibile sciogliere il suddetto olio nell’acqua dell’umidificatore posto sul termosifone. L’effetto non sarà altrettanto intenso, ma se non altro avremmo profumato l’ambiente. 

E’ usato come antimicotico, come rimedio contro l’alitosi, ha effetto balsamico sulle vie respiratorie, cicatrizza la pelle, è in grado di riattivare la circolazione ma, quelli che più di tutti interessano, sono gli effetti sulla salute umana ,specialmente in relazione ai disordini cardiovascolare correlati al colesterolo. 

Studi scientifici hanno infatti ampiamente dimostrato come il bergamotto sia in grado di combattete il colesterolo in eccesso grazie alla presenza di due flavonoidi, l’esperetina e la narigenina, che agiscono con i medesimi meccanismi dei farmaciad azione ipocolesterolemizzante che l’industria farmaceutica ha messo a punto per contrastare il suddetto problema, ovvero le statine. Il vantaggio del consumo di bergamotto piuttosto che di statine è presto detto: è un prodotto naturale, non scatena gli eventuali effetti collaterali tipici dei composti chimici e soprattutto è molto più economico. Non solo, sono in corso di accertamento esperimenti che sembrerebbero dimostrare che il bergamotto sia in grado di abbassare il colesterolo cattivo LDL ed aumentare quello buono HDL. Questo permetterebbe di preservare la salute dei vasi sanguigni e prevenire la comparsa di disordini cardiovascolari. 

Ma come assumerlo? Per ottenere il miglior effetto anticolesterolo, è utile bere il bergamotto sotto forma di succo. Qualora questo risultasse troppo amaro al gusto, potrebbe essere addizionato con del succo d’arancia che lo renderebbe più dolce. Attenzione però, in questi casi l faidate potrebbe essere deleterio: è bene consultare il medico prima di consumare il succo di bergamotto se sono in corso terapie anticoagulanti o comunque terapie farmacologiche che potrebbero subire interazioni negative e danneggiare la salute piuttosto che apportarle beneficio. 

Dott.ssa MuzzupappaLorena

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