Città Futura: dramma licenziamenti al Porto di Gioia Tauro

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Riceviamo e pubblichiamo

Il dramma che in queste ore ha colpito le famiglie dei 380 lavoratori licenziati dalla Medcenter è il risultato di anni di politiche economiche fallimentari, di una gestione sbagliata dello scalo gioiese e del gravissimo immobilismo che ha contraddistinto la classe politica locale e nazionale che non è riuscita ad accompagnare lo sviluppo di una infrastruttura che avrebbe dovuto costituire la spina dorsale dell’economia calabrese e meridionale.

In un territorio povero e debole come è quello della Piana di Gioia Tauro il licenziamento di 400 persone è una ferita difficilmente curabile. Per questo motivo da subito il Governo, la Regione, l’Autorità di sistema e le organizzazioni sindacali non devono perdere altro tempo e hanno l’obbligo di creare da subito alternative occupazionali per la forza lavoro appena uscita dalla Medcenter.

L’agenzia per il lavoro non può trasformarsi in uno strumento che prolunghi l’agonia dei lavoratori ma deve essere soltanto un sostegno temporaneo per i portuali che devono nel giro di pochi mesi tornare a lavorare.

Città futura è vicina ai lavoratori e alle loro famiglie. E’ pronta a sostenere ogni loro battaglia e chiederà con tutti i mezzi a sua disposizione l’attuazione di interventi in grado di rilanciare seriamente la zona portuale di Gioia Tauro e di ricollocare in poco tempo tutti i portuali licenziati da Mct.