Una vera e propria maratona durata diverse ore, tra attacchi, colpi bassi e colpi di scena. Si comincia con l’approvazione delle sedute precedenti, ma il primo vero scontro avviene al secondo punto ovvero la ricognizione delle cosiddette società partecipate. Una di queste è la IAM, che gestisce l’impianto di depurazione a Gioia Tauro. Il consigliere d’opposizione D’Agostino, contenuto a fatica dal Presidente del Consiglio, chiede al Sindaco di abbandonare l’assemblea dei soci e dismettere le quote azionarie del comune per poter essere più “libero” nel controllare serratamente l’impianto. Aldo Alessio risponde per le rime, ritenendo più efficace l’azione di controllo se eseguita dall’interno. Nessun passo indietro sul membro del CDA all’interno di IAM a cui l’amministrazione ha rinunciato. L’opposizione si astiene dal voto, ma lo fa anche un consigliere di maggioranza, Sabina Ventini. Raggiunta seguentemente dai nostri microfoni dichiara che “questo voto è stato partorito per coscienza e coerenza alla sua storia personale, che l’ha vista sempre lottare contro tutto ciò che fa la IAM”. Sul bilancio poi è partita una serie di scontri tra consiglieri di maggioranza e d’opposizione. Il Sindaco punta il dito contro le “balle delle opposizioni” invitando i consiglieri a relazionarsi di più con gli uffici, Cangemi ribatte facendo notare come le sue lettere protocollate siano finite nel dimenticatoio e senza alcuna risposta. Diverse stilettate anche tra il giovane consigliere Ierace ed il consigliere D’Agostino, che si accusano reciprocamente di incapacità, “aumentando i giri” ad un consiglio comunale che ha avuto tanto il sapore di una resa dei conti dopo il silenzio stampa in cui si era trincerata la maggioranza negli ultimi tempi. Insorge anche il consigliere Daniela Richichi che chiede più rispetto per il ruolo dell’opposizione a dir suo poco considerata da questa amministrazione. Non mancano i momenti propositivi, Guerrisi evidenzia l’importanza di fare ulteriori sforzi nella stabilizzazione degli LSU, D’Agostino ed il Vice-Sindaco convergono sulla necessità di assumere nuovi dirigenti il prima possibile, accusando entrambi l’ex sindaco Bellofiore, anche se in maniera velata, di aver distrutto amministrativamente il Comune con l’abolizione della figura dei dirigenti. Dopo quasi tre ore di battaglia i consiglieri depongono le armi e la seduta si conclude tra sorrisi e auguri reciproci.
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