Milano incoronata capitale del turismo

40

 

Per il New York Times è la città “sorpresa” del 2015, primo posto assoluto tra le destinazioni da non perdere; secondo un sondaggio di Expedia, uno dei principali portali di viaggio online al mondo, sarà addirittura la “meta più gettonata” dell’anno, con quasi venti milioni di visitatori attesi, in particolare (ovviamente) nel periodo tra maggio a ottobre, ovvero nei 180 giorni in cui si svolgerà l’attesissima Esposizione Universale – Expo 2015, che sarà affiancata da una serie di eventi collaterali come mostre ed eventi, in grado di offrire un fascino nuovo alla città.

Insomma, è il momento ideale per programmare una vacanza prenotando un hotel a Milano, che finalmente sembra essere in grado di togliersi di dosso l’etichetta e la reputazione di “meta di business” e di far scoprire a tutti il suo fascino speciale.

Certo, il grosso merito va riconosciuto appunto all’Expo, la kermesse che coinvolgerà più di 130 nazioni e organizzazioni partecipanti, che daranno vita e animeranno oltre 60 differenti padiglioni; il tema della manifestazione si concentra sul cibo, la nutrizione e le pratiche per la sostenibilità, una scelta adatta per una città ricca di tradizioni culinarie (come tutto il nostro Paese, d’altra parte). In evidenza ci sono il Distretto del Futuro Alimentare, spazio per esplorare i progressi tecnologici che influenzano la catena alimentare globale, e la Lake Arena al centro della Fiera, con fontane alimentate dalle acque dei canali della città.

L’Expo ha portato una ventata di aria nuova a Milano (nonché importanti investimenti), che ha consentito il completamento di una serie di progetti di riqualificazione urbana che stanno infondendo nuova linfa ad alcuni quartieri particolari, come La Darsena, un vecchio porto fatiscente che invece sarà trasformato grazie a viali alberati, piste ciclabili e nuove piazze.

Di questo nuovo corso hanno beneficiato anche le attrazioni storiche, che sono state ripulite e “rinfrescate”, come testimonia la facciata scintillante del maestoso Duomo meneghino. Per chi fosse alla ricerca di consigli di viaggio alternativi, la visita alla Cattedrale si può “sostituire” con un pomeriggio in alcune chiese più trascurate, ma di assoluto pregio storico e artistico. Ad esempio la Basilica di Sant’Ambrogio, dove nella cripta sono conservati i resti del patrono di Milano; oppure la Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore con il suo spettacolare ciclo di affreschi del sedicesimo secolo, di scuola leonardesca, che ne fanno la “Cappella Sistina” del Nord Italia (merita una menzione l’Aula delle Monache, che include gli affreschi più antichi); o, ancora, la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro, edificata alla fine del Quattrocento, un gioiello architettonico nascosto in mezzo a catene di negozi, reso unico dall’abside illusoria di Donato Bramante, uno spettacolare esempio rinascimentale di falsa prospettiva. Della Chiesa di Santa Maria delle Grazie è, invece, famoso il refettorio: le opere rinascimentali del luogo sacro, come affreschi e dipinti, sono infatti “offuscati” dal celeberrimo capolavoro di Leonardo Da Vinci, “Il cenacolo” (o “L’ultima cena”), che si trova proprio nel locale annesso.

In tema d’arte, forse nessun altro museo o istituzione in Italia ha potuto vantare negli ultimi anni un calendario più ricco (e con mostre d’arte di livello) di quello del Palazzo Reale, che si affaccia su Piazza Duomo. Per i prossimi mesi sono in programma delle retrospettive su Vincent Van Gogh (nell’ambito delle manifestazioni per ricordare il 150esimo anniversario della sua morte), con dipinti provenienti da collezioni private normalmente inaccessibili al pubblico, Leonardo da Vinci (che promette di essere la più grande mostra di sempre in Italia) e Giotto, forse il primo vero grande artista del nostro Paese.

 

Anna Capuano