Nicolò: la struttura ospedaliera di Oppido Mamertina deve essere recuperata nella sua agibilità

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“La struttura ospedaliera di Oppido Mamertina deve essere recuperata nella sua agibilità in attesa della realizzazione del nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro”. Lo afferma in una nota il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolò.

“Il piano di razionalizzazione voluto dalla Regione e adesso dal commissario straordinario Scura, non tiene in debito conto le esigenze di una vasta comunità che si è ritrovata in pochissimo tempo senza assistenza e senza servizi sanitari. Peraltro – prosegue Nicolò – tutta la Piana di Gioia Tauro, così come la ionica reggina, non sono dotate di strutture ospedaliere in grado di smaltire le richieste di pronto soccorso, tant’è che da ogni parte della provincia i degenti in emergenza-urgenza vengono indirizzati ai ‘Riuniti’ di Reggio Calabria, dove la situazione si è notevolmente appesantita per ragioni professionali (carenza di personale soprattutto) e per evidenti limiti logistici. Tutto ciò desta preoccupazione gravissima tra le popolazioni locali e le stesse amministrazioni comunali, con sindaci, assessori e consiglieri continuamente pressati dai cittadini per l’oggettiva impossibilità di potere  avere controlli diagnostici anche di routinaria amministrazione. In questi giorni ho avuto modo di incontrare il sindaco Domenico Giannetta, il vicesindaco Vincenzo Barca, con delega alla sanità, e numerosi cittadini di Oppido che lamentano da tempo, giustamente, la chiusura di fatto dell’ospedale. Da dispensario completo di ogni prestazione fino a dieci anni orsono, l’ospedale di Oppido è ormai diventato un punto di primo intervento H24, ulteriormente sottodimensionato dall’attuale commissario Scura. Una iniziativa, questa di Scura, che accresce il disagio tra gli utenti  e la precarietà del personale, ormai ridotto al lumicino. L’avere destinato, peraltro, la struttura ospedaliera a luogo di ricovero per lungodegenti non dotandola di adeguati strumenti di controllo, con decurtamento dai trenta posti in origine ai venti di fatto, non serve certamente a dare risposte ad una potenziale utenza che copre geograficamente una vasta area preaspromontana in cui risiedono decine di migliaia di persone. Da queste difficoltà, il presidente della Giunta Oliverio ed il commissario Scura devono trovare le risorse necessarie per una diversa copertura dei servizi sanitari territoriali, tenuto conto che finora abbiamo assistito a polemiche roventi, tutte interne al Pd ed al centrosinistra, a decisioni tampone, che rendono fragili e inconsistenti i programmi di rilancio della sanità calabrese. Si rende necessario – infine – aprire una discussione in Consiglio regionale, magari alla presenza del dottor Scura, per conoscere il dettaglio dei provvedimenti e degli atti di programmazione in campo sanitario, affinché forze politiche e cittadini conoscano fino in fondo lo stato delle cose e le difficoltà che stanno zavorrando il sistema sanitario calabrese, sempre più indebolito e interessato da consistenti flussi di emigrazione per prestazioni fuori regione”.