Rosarno – lettera aperta di una cittadina ai candidati a sindaco

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Illustrissimi candidati a Sindaco di Rosarno,

nei Vostri programmi elettorali di certo promettete (ovviamente senza garanzie) di creare la Rosarno che i buoni cittadini ambirebbero vedere. Come tantissimi Rosarnesi, anche io la vedo questa fantastica Rosarno: una cittadina da sogno!!!

Sono una persona disabile al 100%. La disabilità (o handicap) è la condizione di chi, in seguito a una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d’interazione con l’ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma; pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso è in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.

Purtroppo o per fortuna (???) non conosco perfettamente i “numerosi” disagi della cittadina: strade rotte, montagne di spazzatura, fenomeno immigrazione irrisolto e mal gestito da decenni, delinquenza, infrastrutture fatiscenti o del tutto assenti ecc. .

Sicuramente, però, conosco i voluti disinteressi di quasi tutte le giunte pregresse nei confronti di noi Handicappati. O preferite che usi il tanto amato “diversamente abile”? Forse si adegua meglio ai Vostri programmi questo edulcorato vocabolo, che vuole renderci uguali agli altri, ma uguali non siamo, anche perché poco o niente viene realizzato per noi! Però, quanto è bella l’espressione “diversamente abile”: piace a tutti, è sulla bocca di tutti, da destra a sinistra!

Personalmente, non posso lamentarmi di nulla: ho una famiglia che mi adora e che non mi fa mancare niente. Inoltre, ho la fortuna di avere intorno un folto numero di persone sempre disponibili ad aiutarmi, volontari che per la loro dignità e superiorità educativa li definisco i miei angeli. Senza di loro sarei relegata in casa molto più spesso!! Io sarò loro eternamente grata e riconoscente, perché suppliscono a chi per legge dovrebbe esserci e non c’è!

Non sempre il portatore di disabilità Rosarnese ha un parente o un accompagnatore o un angelo che può portarlo in una vita apparentemente normale; anche noi “diversi” teniamo estremamente ad essere il più autosufficienti possibile, ci aiuta a sentirci, come è giusto che sia, persone come le altre. Come fanno queste persone che non hanno alcun aiuto, alcuna presenza che li sostiene?? Io sono un’eccezione, forse unica!

La bella Rosarno, per fortuna, è ricca di persone per bene, che con il proprio orgoglio hanno sempre cercato di sopperire alle quotidiane esigenze di chi non vi riesce da solo, facendo ricorso allo spirito del servizio, al volontariato, dimenticando le innumerevoli richieste (rimaste mute e sorde) fatte all’istituzione locale. Ricordarlo li caricherebbe di rabbia e di disprezzo e loro sono di molto superiori!

A mente ricordo, e lo urlerò sempre, che il solo sindaco sensibile alle nostre necessità fu il Signor Antonino Rao, detto Nino e da tutti conosciuto Nino Pili Janchi, giunta 1979: Voi, Esimi Signori Candidati lo ricordate e lo prenderete come esempio e magari non solo a parole?

Mi guardo bene dal colore politico che l’allora primo cittadino rivestiva, non l’ho mai conosciuto personalmente, ma ebbe la linearità giuridica di rispondere alle esigenze di un piccolo gruppo di “Handicappati”, acquistando un pulmino necessario a trasportarci al centro di fisioterapia di Vibo Valentia: il pulmino certo che lo ricordo! Molto bene! Ed è per questo che nella mia mente è indelebile il Sindaco Antonino Rao! Lui per me, per quelli come me si è prodigato! C’è stato!!! Il nuovo sindaco, al di là del suo schieramento, ci sarà?

Sarebbe bello trovare scritto A LETTERE CUBITALI, IN GRASSETTO, non dovendo così prendere una lente di ingrandimento potente per leggere nei Vostri programmi elettorali -ammesso che vi sia o vi sarà- qualche interesse verso di noi DIVERSAMENTE ABILI, anche se, ribadisco personalmente non ho bisogno di nulla.

I miei diritti li faccio valere sempre con tutte le autorità giudiziarie competenti, senza nessuno sconto, ma sarebbe utile e necessario, oltre che rispettoso delle regole nazionali ed europee di tutela verso i disabili, che questo interesse ci fosse per chi non ha voce per urlare l’oblio delle istituzioni e dei diritti di cui mai minimamente ha potuto beneficiare! E, sottolineo nuovamente, questo al di là dallo schieramento politico….

Voto con orgoglio e dignità, emozionandomi ogni volta che vengo chiamata alle urne, accompagnata dalla mia amatissima e devota mamma ultrasettantenne! Inoltre, pago con dovere le tasse, felice di farlo, in quanto anche io posso contribuire al benessere della comunità. Ma mi chiedo, in fondo, parte di queste mie tasse e quelle dei Rosarnesi, non dovrebbe essere devoluta a rendere più agevole e serena la vita dei diversamente abili? Magari abbattendo qualche barriera architettonica, aggiustando marciapiedi, mettendo in piedi un centro diurno ricreativo, dove incontrarci ed essere seguiti, alleviando così per qualche ora i nostri cari e i nostri angeli e rendendoci più sereni ed integrati, almeno “tra noi? E poi, che ne pensate di un centro riabilitativo e di un servizio domiciliare???? Tutto questo esiste, c’è nelle altre città…

Quindi, avete inserito o inserirete tutto ciò nei Vostri fantastici programmi futuri della magica e meravigliosa Rosarno che comincerà a concretizzarsi all’indomani della nomina del nuovo Sindaco e della nuova Giunta? Ci sarà il miracolo per i disabili meno fortunati di me? O ve ne siete dimenticati?

Ricordatevi: molti di noi votano e con noi i nostri famigliari!

Maria Grazia Virgiglio