Torna il sereno nel centrosinistra di Rosarno, ma l’ultimo scorcio di legislatura potrebbe essere caratterizzato da una giunta diversa. Non si esclude nulla, ma appare certo che serve un supplemento di dialogo per poter trovare l’agognata quadra del cerchio. «I gruppi politici che sostengono la maggioranza amministrativa guidata dal Sindaco Elisabetta Tripodi – si legge in un nota della maggioranza – si sono riuniti il giorno 13/02/2015 in una riunione interpartitica che ha avuto ancora al centro della discussione il rilancio dell’attività amministrativa. Dall’incontro è emersa, fermo restando la forte responsabilità di tutti i gruppi nei confronti dei cittadini, la volontà di aprire un tavolo di discussione con iniziative politiche che non escludono anche cambiamenti e modifiche all’interno dell’attuale Giunta Comunale». Pertanto si viaggia verso una reale verifica di giunta, che dovrebbe trovare un punto di equilibrio tra le richieste di Sinistra per Rosarno – che vuole la testa di un paio di assessori del Pd, ritenuti evidentemente non all’altezza – e il Partito democratico che invece sarebbe disposto al massimo a concedere un rimpasto di deleghe lasciando tutti i sei assessori al loro posto. «Tale volontà – si legge nelle breve missiva – è la sintesi delle richieste avanzate dai rappresentanti di tutti i gruppi e condivise con forte spirito unitario». In pratica la cosa che si esclude categoricamente è la crisi di governo cittadino, con la Sinistra che ha chiaramente fatto intendere che non troncherà gli ultimi mesi di vita dell’amministrazione Tripodi, e pertanto ne sosterrà l’onere e l’impegno. La stessa sindaca, dal canto suo, non può che esserne soddisfatta, visto che ormai vede la fine del suo mandato a portata di mano, sebbene raggiunta ormai con tante defezioni politiche-elettorali. Le forze di maggioranza, tuttavia, non indicano una road map temporale entro cui risolvere il rompicapo. Il punto resta sempre quello: cambieranno 2-3 assessori come voluto dalla Sinistra, oppure il Pd otterrà di mantenere tutti i suoi uomini nelle postazioni dell’esecutivo? La risposta dovrebbe arrivare a breve, altrimenti si rischia di mettere in piedi una giunta nella più che balneare.
Domenico Mammola
