Svoltasi a Cosenza la due giorni dei Templari Federiciani

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Cosenza in questi giorni ha vissuto una grande testimonianza di comunione tra gli uomini.

E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’Ufficio Stampa della Confraternita Cristiana Templare Federiciana in merito alla due giorni de “I Templari Federiciani tra Cultura, Bellezza ed Elevazione dell’anima”, svoltasi a Cosenza il 24 e il 25 gennaio scorsi.

Due giornate all’insegna della cultura e della religiosità, quelle dei Templari Federiciani,  dispiegatesi tra luoghi culturali, come la Casa Editrice Pellegrini e luoghi religiosi, come il Chiostro e la Chiesa di San Domenico.

 Un susseguirsi di momenti di magistero e di bellezza dell’anima, magistralmente moderati dalla Responsabile dell’Ufficio Stampa della Pellegrini Editore Antonietta Cozza.

Dalla presentazione del libro “Il Testamento” (a cura del Prof. Salvo Sequenzia) alla proiezione del film “Belle” (diretto dal regista e Uomo delle Forze dell’Ordine Tommaso Latina), scortati da interventi particolarmente pregnanti e gravidi di sostanza, come quello di Mons. Vincenzo Filice, Accompagnatore Spirituale della Confraternita dei Templari Federiciani, espressione di un’identità sacerdotale che da sempre si distingue per integrità di vita e di servizio.

Parole intense quelle di Mons. Filice, dalle quali non poteva non emergere la sua consapevolezza del senso pieno del suo sacerdozio, la  sua coraggiosa professione di fede, la sua fervida preghiera, i suoi profondi insegnamenti, insieme alla sua incrollabile volontà di “assistere” la missione delle Dame e dei Cavalieri Federiciani, affiancandoli nel loro cammino e introducendoli nei sentieri della spiritualità.

Mi dicevano di aver perso la testa, ed io invece l’ho ritrovata –, ha dichiarato Mons. Filice nel corso dell’incontro a Cosenza con i Templari Federiciani a proposito del suo ruolo di Accompagnatore Spirituale della Confraternita.

Un’affermazione dalla quale traspare una personalità sacerdotale destinata a lasciare il segno, quel segno che tutti gli uomini hanno diritto di vedere, poiché è ciò che esige una “piena” attività pastorale.

E così è stato nella Santa Messa officiata dallo stesso Mons. Filice domenica scorsa nella Chiesa di San Domenico alla presenza dei Templari Federiciani, che hanno ricevuto la benedizione del Sacerdote insieme a tutta la comunità presente, come grande conferma di comunione tra gli uomini.

Le due giornate federiciane hanno poi assistito alla nomina del Rettore della città di Cosenza Angelo Maria Pellegrino a Priore della provincia di Cosenza, da parte del Gran Maestro Federiciano Corrado Maria Armeri, avvenuta all’interno del Chiostro di San Domenico alla presenza dei Dignitari.

Un incarico prestigioso nonché di grande responsabilità, frutto di un impegno costante e di eccellenti capacità organizzative, valse a conferire valore all’attività dei Templari Federiciani sul territorio cosentino.

A seguire gli interventi del Gran Maestro Federiciano Corrado Maria Armeri, del Gran Priore di Sicilia Santo Cassibba, della Resp. Naz. della Legione Federiciana Filomena Falsetta, del neo Priore di Cosenza Angelo Maria Pellegrino e dell’Editore Walter Pellegrini.

“Noi Templari Federiciani riconosciamo come Stato Garante le Forze di Polizia e le Forze Militari – ha dichiarato Armeri -, e ci affidiamo al corpo, alla mente, al cuore e alla parola solo di quegli Uomini custodi della sicurezza pubblica. Sono Loro quel “valore intatto ed immutabile” che si chiama Stato”.

Poi l’intervento di Filomena Falsetta, che si è soffermata sulla centralità dell’opera di Fra Volantino e dei Frati Poveri nei vari territori, tra cui Cosenza, dove la Legione Federiciana agirà di concerto con quei gruppi di preghiera che attuano la parola del Fondatore dei Frati Poveri, in quanto portatrice di rinnovamento spirituale e di fede.

Infine, la parola al neo Priore Angelo Pellegrino, che ha portato i Saluti in qualità di Rappresentante dei Templari Federiciani della Provincia di Cosenza e poi ha aggiunto: “proseguirò incessante e con la passione che da sempre anima la mia azione di impulso alla diffusione sul territorio dei principi che contraddistinguono la nostra Confraternita, in ossequio e nel rispetto di quel Credo che vive nel cuore di un Templare Federiciano”.