Tallini: per irresponsabilità di Oliverio si rischia una Calabria invasa dai clandestini

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“Ma la Regione Calabria è attrezzata a gestire un’eventuale emergenza clandestini? Crediamo proprio di no! Il presidente Oliverio ha già dato prova della sua totale inadeguatezza con l’emergenza autostrada, perciò siamo molto preoccupati. Il pericolo – sostiene il consigliere regionale del Gruppo misto Mimmo Tallini –  che in Calabria ci possano essere sbarchi clandestini con migliaia di profughi sembra non sfiorarlo neppure, mentre tra le popolazioni, soprattutto quelle che si affacciano sulla costiera jonica, cresce l’apprensione. La sua dichiarazione anti-Maroni, che sembra fotocopiata da quelle dei dirigenti del Pd nazionale, è veramente sconcertante per la sua superficialità. Invece di preoccuparsi della sua Calabria – aggiunge Tallini –  e dei suoi cittadini, delle forti ripercussioni che potrebbe avere un’ondata di clandestini, perde tempo ad attaccare Governatori che dimostrano veramente di tenere ai loro territori”. Spiega il consigliere regionale: “Manca un qualsiasi piano per affrontare l’eventuale ondata di clandestini in Calabria. Non si hanno vocazioni razziste e non ci si vuole sottrarre ai doveri cristiani dell’accoglienza, ma sembra veramente irresponsabile che Oliverio non presti attenzione alle crescenti voci che danno per imminente l’arrivo di migliaia di clandestini dalla Libia. Parrebbe, ma l’informazione non è confermata, che le Prefetture calabresi sono impegnate a rastrellare alloggi e centri di accoglienza dove sistemare i profughi. Tutto ciò aumenta il senso di preoccupazione e angoscia. Il ruolo della Regione in materia è totalmente inesistente. Mentre gli altri Governatori, a prescindere dalle loro appartenenze politiche sono attenti a questo fenomeno, Oliverio sembra essere solo preoccuparsi dello scorrere dei mesi. Gli si chiede di darsi una mossa. Di prendere informazioni dal “suo” Governo, di pretendere garanzie sulle quote di immigrati da accogliere, di tranquillizzare la popolazione. Non vorremmo che dopo una Calabria isolata dal resto del mondo con il crollo dell’autostrada, ci si trovasse all’improvviso una Calabria invasa dai clandestini”.