Gruppo Polaris – La sanità di Rosarno a rimorchio di Gioia Tauro?

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LA SANITÀ DI ROSARNO A RIMORCHIO DI GIOIA TAURO?

La minoranza consiliare ha redarguito il Sindaco e la sua triade di non avere avuto il tempo di andare a Catanzaro alla manifestazione regionale per una sanità migliore.

La riflessione- a parere del gruppo Polaris – va allargata, partendo sullo stato delle strutture sanitarie presenti a Rosarno e sulla loro efficienza.

Qualche giorno fa si è tenuto un incontro a Gioia Tauro tra la rappresentanza della associazione Città degli Ulivi  e la Commissaria dell’ASP 5 dottoressa De Furia.

Dopo questo incontro la sindaca di Gioia– trionfante- ci ha informato della decisione presa di potenziare l’Ospedale di Gioia Tauro. Il Sindaco di Polistena Tripodi ha invece tuonato contro città degli Ulivi  e la De Furia accusando il carattere “carbonaro” della riunione” .

Nulla si è saputo della partecipazione o meno dell’Amministrazione di Rosarno e, soprattutto, delle decisioneprese -o non prese- sul destino dell’Ospedale di Rosarno.

Da molto tempo abbiamo chiesto al Sindaco di definire con l’ASP un protocollo di salvaguardia della struttura, abbandonata a se stessa , sporca, aperta ad ogni invasione e- ultimamente frequentate da sconosciuti che probabilmente la utilizzano per scopi illeciti o comunque poco chiari.

Ma  le nostre richieste non hanno per nulla scalfito l’aplomb del nostro sindaco, preoccupato di non disturbare i manovratori che, come noto sono tutti dello stesso partito del sindaco di Rosarno ma, come  è evidente, all’ospedale di Rosarno ci pensano davvero poco.

Clamoroso poi il caso della struttura ex Inam in via di ristrutturazione che -clandestinamente- viene spacciata come nuova CASA DI COMUNITA’ secondo il modello previsto dalla legge 2021 n 234  ma di cui non siamo riusciti a visionare il progetto e le autorizzazioni comunali. Non sappiamo se ci sarà il servizio di medicina generale h24, il servizio infermieristicoalmeno h12, la partecipazione della Comunità, gli strumenti essenziali di diagnostica.  

Tutte cose obbligatorie in una Casa di Comunità secondo la legge.

Resta inteso che se alla fine della ristrutturazione tutto resterà come prima, essendo opera finanziata con i fondi del PNNR ci rivolgeremo alla UE.

Nel frattempo i nostri cittadini assistono al sevizio di monitoraggio del personale della guardia medica affidato al vice -sindaco, secondo le tecniche da 007 , saltando la polizia locale,Carabinieri e Polizia.

Infine il Sindaco dovrebbe riferire al Consiglio ed ai cittadini dell’utilizzo di villa Santelli- la casa confiscata dove morì  Cetta Cacciola- per un servizio settimanale di medicina attuato da un medico di base che potrebbe benissimo svolgerlo nel suo ambulatorio.

Questo servizio è stato autorizzato dall’ASP 5  o è un’attività medica arbitraria in quanto si sovrappone al SSN? Da questo servizio derivano richieste di ulteriori accertamenti diagnostici? E  chi li autorizza e dove vengono indirizzati i pazienti? Si spacciano per servizi aggiuntivi  attività previste gratuitamente dal SSN : per quali scopi, per pubblicità? Per ottenere finanziamenti  regionali? Aspettiamo che il sindaco chiarisca ai cittadini”.

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