Gioia Tauro – record di teus movimentati, la FILT-CGIL richiama il Governo alle sue responsabilità

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Gioia Tauro si conferma crocevia strategico per il traffico marittimo nel Mediterraneo. Secondo quanto riportato dall’ANSA, nel porto calabrese è stato registrato, nei giorni scorsi, il record di movimentazioni su nave: un risultato che evidenzia, ancora una volta, l’importanza del terminal della Piana non solo per la Calabria, ma per l’intero Paese.

La FILT-CGIL ha più volte ribadito il ruolo centrale del porto di Gioia Tauro, il cui successo è frutto di una combinazione di fattori: la scelta strategica di MSC di consolidarlo come hub principale nel Mediterraneo, gli investimenti in tecnologie all’avanguardia e nella modernizzazione dell’infrastruttura, la riduzione dei tempi di sosta e l’impiego di gru di ultima generazione.

Ma nessun traguardo sarebbe stato possibile senza il contributo determinante delle lavoratrici e dei lavoratori portuali, che puntualmente dimostrano la grande professionalità e la padronanza rispetto tutte le operazioni portuali. È grazie alla loro competenza, preparazione e costante impegno nella formazione, che Gioia Tauro ha raggiunto livelli di efficienza riconosciuti a livello internazionale.

Oggi, con circa 4 milioni di Teus movimentati ogni anno, è necessario consolidare questi risultati, unendo il fattore umano all’ulteriore potenziamento delle infrastrutture e all’adozione di nuove tecnologie.

Tuttavia, rimane aperto un nodo fondamentale: la posizione del Governo nazionale sulla costituzione dell’Articolo 17, uno strumento già operativo nei principali porti italiani, indispensabile per gestire con flessibilità ed i picchi produttivi. A Gioia Tauro, quasi tutte le aziende hanno manifestato disponibilità per la costituzione della società: ora serve un segnale chiaro e immediato da parte del Ministero dei Trasporti, di fatto proprio nell’avvicinarsi del periodo estivo l’art 17 avrebbe potuto essere un valido strumento oltre che di gestione dei picchi produttivi, un valido sostegno alle aziende e soprattutto alle lavoratrici e lavoratori che giustamente attendono il periodo di programmazione feriale, per il corretto recupero psicofisico e per essere finalmente gratificati rispetto il lavoro svolto con impegno e costanza durante tutto l’arco dell’anno.

Il porto non può più aspettare. I record raggiunti e la qualità del lavoro espresso meritano risposte concrete e tempestive per miglioramento della produttività, dei servizi offerti e per continuare a dimostrare la capacità e determinazione del popolo calabrese.

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