La Coldiretti non molla. Presidio a Bruxelles: svolta PAC meno burocrazia, più risorse e difesa dell’autonomia economica

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La Coldiretti non molla. Presidio a Bruxelles: svolta PAC meno burocrazia, più risorse e difesa dell’autonomia economica

Dagli innumerevoli incontri di “ascolto” che Coldiretti Calabria sta svolgendo su tutto il territorio regionale con gli agricoltori, emerge un dato inequivocabile: la PAC deve poter contare su risorse certe protratte nel tempo e la semplificazione deve essere costante e incisiva. Coldiretti Calabria, quindi, accoglie con favore le nuove proposte di semplificazione della Politica Agricola Comune (PAC) presentate dalla Commissione Europea. Le misure, che includono la riduzione della burocrazia, il sostegno semplificato agli investimenti per i piccoli agricoltori e l’eliminazione dei vincoli con il Green Deal, rappresentano un passo concreto verso una PAC più vicina alle esigenze del territorio. A Bruxelles la Coldiretti ha fatto aprire un nuovo cantiere di riforma della Politica agricola comune proponendo un pacchetto di semplificazione per tagliare ulteriormente gli oneri burocratici. Il percorso di semplificazione per chi vive di agricoltura andrà ulteriormente rafforzato, chiediamo coraggio per garantire la produzione agricola europea. Le misure annunciate dalla Commissione rappresentano un primo passo importante per abbattere una burocrazia che, a partire dagli ecoschemi, si è tradotta in questi anni in una normatività esasperata e spesso incomprensibile che, come abbiamo denunciato a più riprese, ha finito per frenare i nuovi insediamenti e vessato le aziende con un costo pesantissimo”

Tuttavia, Coldiretti lancia un chiaro segnale: no all’uso delle risorse PAC per coprire strumenti di crisi. “Le emergenze vanno affrontate con fondi dedicati, non sottraendo risorse vitali agli agricoltori”, afferma il presidente regionale Franco Aceto.

In un contesto globale in cui Stati Uniti e Cina investono miliardi nell’agricoltura, l’Europa – e in particolare il Sud Italia – non può permettersi incertezze. “La Calabria ha bisogno di una PAC che garantisca risorse certe e strumenti efficaci per sostenere chi lavora la terra ogni giorno”, sottolinea Aceto.

Coldiretti insiste inoltre affinché la proposta sulla PAC post-2027 venga rinviata, per evitare che le decisioni sul bilancio europeo ne compromettano la struttura. “Serve una visione chiara e condivisa, non accelerazioni che escludono il contributo delle rappresentanze agricole”, aggiunge.

Infine, si ribadisce la necessità di investimenti strutturali per l’acqua. La PAC deve restare una politica economica autonoma, con pagamenti diretti destinati ai veri agricoltori e un forte sostegno ai settori chiave come la zootecnia e l’agricoltura di montagna.

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