Una vicenda esemplare di resistenza e di attivismo civile per riscoprire tutti l’orgoglio di essere calabresi. La storia dell’imprenditore Antonino De Masi e del suo coraggioso No alla ‘ndrangheta è stata al centro di un incontro promosso dal Corecom Calabria, nei locali del polo culturale del Consiglio Regionale a Reggio Calabria, in occasione della presentazione del libro “Inferi” scritto dallo stesso De Masi e dal giornalista Pietro Comito. Un’iniziativa che ha dato simbolicamente il via alle “contaminazioni etiche”, nell’ambito delle attività di media education che il Comitato regionale per le comunicazioni – guidato dal presidente Fulvio Scarpino, dal vice presidente, Mario Mazza e dal segretario Pasquale Petrolo – porta avanti con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità su temi di profonda attualità.
“Ho voluto raccontare la mia vita, il percorso di un imprenditore che ha subito numerosi attentati, ma non ha smesso di rivendicare il diritto di essere un uomo libero”, le parole di Antonino De Masi che hanno introdotto la conversazione. “Guardiamo in faccia ai nostri figli per dare loro un domani diverso, perché scendere a compromesso con i criminali significa svendere il futuro dei più giovani. Bisogna riscoprire l’orgoglio e l’identità di essere calabresi portatori di valori sani”. Per il coautore del libro, Pietro Comito, “Inferi parla di coraggio, speranza, dolore e solitudini, una incentivo a tutti i calabresi per combattere una battaglia che si può e si deve vincere”. Il Corecom Calabria, con l’intento di promuovere momenti di confronto aperti alla società civile, ha voluto così dedicare uno spazio di riflessione sulla cultura della legalità attraverso le testimonianze di chi, nei diversi ambiti, offre il proprio contributo nella lotta alla criminalità.
Nel corso del dibattito, di particolare rilievo l’intervento del Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Stefano Musolino, che ha al riguardo ha sottolineato quanto sia importante non restare imprigionati nella paura: “la repressione, per quanto svolga una funzione pedagogica, da sola non basta. Sullo sfondo esistono problemi sociali ed economici che devono essere affrontati spiegando ai cittadini che credere nella legalità è conveniente e che restare e investire a Reggio Calabria è un’opportunità”.
All’incontro – moderato da Nino Mallamaci – hanno partecipato, tra gli altri, il segretario generale del Consiglio regionale, Giovanni Fedele; la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Anna De Gaio; il Garante regionale delle vittime di reato, Antonio Lomonaco; la presidente dell’Associazione Biesse, Bruna Siviglia; il Coordinatore dell’Associazione Libera, Domenico Nasone; il professore ordinario di Economia Aziendale dell’Università Mediterranea, Domenico Nicolò. Ad animare la mattinata anche le letture di Clelia Marchettaaccompagnate dal violino del maestro Michael Manuli.