I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Dda di Catanzaro nei confronti di tre persone accusate di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore siciliano aggiudicatario di un appalto per lavori di ammodernamento della statale 106 bis Ionica. Si tratta di Massimo Esposito, di 35 anni, Francesco Antonio De Santis (44), e Alfonso Dardano (45), ritenuti dagli investigatori contigui al “locale” di ‘ndrangheta rossanese. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Rossano e del Reparto operativo di Cosenza sotto le direttive del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, dell’aggiunto Vincenzo Luberto, e del pm Saverio Vertuccio. Determinanti per l’esito delle indagini sono state le rivelazioni dell’imprenditore che ha subito il tentativo di estorsione, che si è rivolto ai carabinieri facendo scattare l’attività investigativa che ha portato all’emissione dei provvedimenti di fermo.
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