Alberto Barin era stato arrestato nel 2012 con l’accusa di violenze sessuali in cambio di beni di prima necessità per i detenuti. L’uomo era a San Vittore dal 1997 e secondo procura avrebbe approfittato dei reclusi in cambio della fornitura di generi di conforto o per interessamento alla loro posizione carceraria. Favori sessuali (abusi e palpeggiamenti) in cambio di sigarette, saponette e shampoo o piccole somme di denaro, avvenuti in gran parte all’interno dell’ufficio del cappellano, nel carcere, o nell’abitazione del prete . È stato condannato a quattro anni di carcere (ma la pubblica accusa ne aveva chiesti 15) don Alberto, accusato di violenza sessuale su detenuti. Il pubblico ministero puntava ad una condanna a 14 anni e 8 mesi per 12 casi di abusi, ma il giudice per l’udienza preliminare ha qualificato alcuni casi come di lieve entità ed in altri ha riconosciuto il “consenso indotto”.