Le indagini effettuate nell’ambito dell’Operazione denominata Helvetia, secondo gli inquirenti avrebbero dimostrato l’estistenza di “locali” di ndrangheta anche in Svizzera. In particolare a Freuenfel dove si sono tenute delle riunioni di ndrangheta. In una di queste Antonio NESCI dettava ed impartiva le disposizioni per la conduzione delle attività illecite tipiche del sodalizio criminale: incitando i più giovani – ai quali assicurava la sua disponibilità ed il proprio sostegno – ad occuparsi del traffico di droga (“…chi vuole lavorare può lavorare,…c’è il “lavoro” su tutto: estorsioni, coca, eroina, tutto c’è!…(inc)… 10 chili, 20 chili al giorno ve li porto…io!…Personalmente!…”).