Due misure cautelari sono state emesse nei confronti di altrettanti indagati accusati di usura, estorsione e minacce con l’aggravante delle modalità mafiose. Le misure, eseguite dalla squadra mobile di Vibo Valentia, sono scaturite da un’indagine coordinata dal pubblico ministero della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, Camillo Falvo. Vincenzo Paolo D’Elia, 85 anni, di Palmi, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza per Guglielo Ciurleo, 52 anni, di Filogaso. I fatti contestati ai due indagati vanno dal 2006 al 2011 e vedono quali parti offese due imprenditori: uno agricolo della provincia di Catanzaro e un altro edile nella zona delle Preserre vibonesi ai quali venivano applicati tassi usurai che variavano dal 10 al 25% al mese. L’attività investigativa è nata dalla denuncia presentata dall’imprenditore vibonese.