La deputata attacca il ministro Lollobrigida sull’emergenza idrica nell’Alto Ionio Cosentino
Dura presa di posizione della deputata del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino contro il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, intervenuto nei padiglioni del Vinitaly con elogi all’operato del governo regionale. «Evidentemente – dichiara Baldino – non ha letto la mia interrogazione sull’emergenza idrica che sta mettendo in ginocchio centinaia di aziende agricole dell’Alto Ionio Cosentino, a pochi chilometri dal Parco Archeologico di Sibari: le coltivazioni di limoni di Rocca Imperiale IGP, una delle eccellenze calabresi riconosciute del Made in Italy, sono a rischio desertificazione».
Nel mirino della deputata, l’accordo tra Basilicata e Puglia siglato lo scorso marzo sull’utilizzo dell’invaso di Monte Cutugno, che avrebbe di fatto escluso la Calabria, lasciando senz’acqua il Consorzio di bonifica dei bacini dello Jonio Cosentino. «Nel totale immobilismo della Regione Calabria – prosegue – migliaia di ettari sono a rischio, centinaia di aziende sono in ginocchio e un’intera filiera sull’orlo del collasso. Altro che crescita: questa è la cronaca di un disastro annunciato».
Baldino evidenzia come, nonostante le dichiarazioni di difesa del Made in Italy e della sovranità alimentare, la realtà calabrese sia ben diversa. Nella sua interrogazione parlamentare, la deputata ha chiesto al ministro quali iniziative intenda adottare per garantire l’approvvigionamento idrico all’area Rocca Imperiale – Trebisacce, proponendo anche la promozione di un tavolo interregionale con Puglia e Basilicata e l’attivazione, con la Regione Calabria, di un piano straordinario per la gestione dell’emergenza e il potenziamento delle infrastrutture irrigue. «Nessuna risposta. L’oro giallo di Rocca Imperiale viene ignorato – denuncia – tanto da indurre gli agricoltori del comparto e i sindaci del territorio a una giusta e legittima manifestazione».
«Se Lollobrigida fosse davvero interessato all’agricoltura calabrese – conclude Baldino – avrebbe incontrato agricoltori, produttori e sindaci dell’Alto Ionio per ascoltare i problemi e attivarsi con misure straordinarie. Invece si limita a un brindisi tra i padiglioni, mentre l’agricoltura che lavora ogni giorno la terra, sta per morire di sete sotto il sole. Ma del resto, si sa, l’acqua fa male e il vino fa cantare! Mi consola che almeno non sia venuto in treno fino a Sibari».