SAN GIOVANNI IN FIORE – La ventesima edizione della Goletta dei Laghi, la storica campagna di Legambiente per la salvaguardia delle acque interne italiane, ha fatto tappa in Calabria con la presentazione dei dati relativi ai laghi dell’altopiano silano. Il monitoraggio ha interessato cinque bacini: lago Arvo, lago Cecita, lago Ampollino, lago del Passante e lago Ariamacina. I risultati parlano chiaro, tutti i campioni prelevati sono risultati entro i limiti di legge per quanto riguarda i parametri microbiologici, confermando buone condizioni ambientali.
I valori rilevati per Escherichia coli ed enterococchi intestinali non hanno superato i livelli soglia, e anche i dati chimico-fisici (tra cui pH, conducibilità, azoto, fosforo, nitrati e solfati) si collocano nelle classi qualitative più elevate.
Accanto agli esiti positivi, Legambiente ha ribadito la necessità di una svolta nella governance ambientale dei bacini silani. “È ora di una svolta per i laghi silani: serve una strategia di lungo periodo che garantisca monitoraggi sistematici, superi il vuoto istituzionale che dura dal 2009 e sblocchi la balneabilità per valorizzare il potenziale turistico di questi ecosistemi unici“, si legge nel comunicato diffuso dall’associazione.
Nicoletti: “Laghi modello, ma pesa il vuoto istituzionale”
Antonio Nicoletti, presidente del circolo Legambiente Sila, ha sottolineato come i dati positivi non debbano far abbassare la guardia:
“La notizia è buona: le acque dei laghi silani sono pulite, e i dati lo confermano. Ma non basta. […] Serve una strategia di lungo periodo che faccia leva su questi risultati positivi per costruire una gestione integrata e sostenibile”, ha dichiarato.
Nicoletti ha inoltre segnalato l’assenza di aggiornamenti sullo stato delle acque superficiali regionali dal 2009 e la mancanza di monitoraggi istituzionali regolari, nonostante i laghi ricadano all’interno di un Parco nazionale e in aree Natura 2000.
Parretta: “Serve un cambio di passo verso la balneabilità”
Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, ha messo in luce il potenziale turistico della Sila:
“La vocazione della Sila è chiara: turismo attivo e sostenibile, mobilità dolce, valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche […]. È urgente avviare il percorso per rendere balneabili i laghi silani”, ha affermato.
Parretta ha evidenziato come lo sblocco della balneabilità potrebbe ampliare l’offerta turistica e superare l’assenza di analisi regolari sulla qualità delle acque.
Dieci proposte operative per tutelare i laghi silani
Durante l’incontro, Legambiente ha illustrato un dossier che contiene 10 proposte per la tutela e valorizzazione degli ecosistemi lacustri silani. Tra queste:
- Monitoraggi sistematici delle acque e dei sedimenti;
- Interventi sulla depurazione, a partire dalla realizzazione del depuratore di Trepidò sul Lago Ampollino;
- Tutela della biodiversità e azioni contro l’abusivismo edilizio e il bracconaggio;
- Balneabilità per i laghi Arvo e Ariamacina;
- Coinvolgimento attivo dei Comuni nella gestione delle risorse idriche;
- Trasparenza nelle concessioni turistiche e produttive, in particolare in vista della scadenza delle concessioni idroelettriche nel 2029;
- Promozione del turismo lacustre, con particolare attenzione a Lorica e al Lago Arvo;
- Avvio di contratti di lago, per una gestione partecipata e trasparente delle risorse.
Dettaglio dei monitoraggi
I campionamenti effettuati da tecnici e volontari di Legambiente hanno seguito protocolli scientifici rigorosi. Le analisi microbiologiche hanno interessato i seguenti punti:
- Lago Arvo: accesso principale sul lungolago nord a Lorica (San Giovanni in Fiore);
- Lago Cecita: fronte centro visite Cupone (Spezzano della Sila);
- Lago Ampollino: davanti al villaggio in località Trepidò (Cotronei);
- Lago Ariamacina: lato nord verso la diga in contrada Casolesi (Casali del Manco);
- Lago del Passante: lato ovest dietro il villaggio Lagomar in località Santa Caterina (Sorbo San Basile).

Tutti i punti sono risultati conformi ai limiti di legge, confermando il trend positivo registrato negli ultimi anni. In particolare, il punto di Lorica sul Lago Arvo, classificato come “fortemente inquinato” nel 2022, è tornato nei limiti dal 2023.
Goletta dei Laghi 2025, realizzata con la partnership principale di CONOU, Novamont, la partnership tecnica di Biorepack e la media partnership de La Nuova Ecologia, si conferma così un presidio fondamentale per la tutela dei laghi italiani, unendo attività scientifica, sensibilizzazione e proposte operative per la gestione sostenibile dei bacini lacustri.