Nuovo caso di intossicazione botulinica a Cosenza: ricoverato un giovane di 20 anni
COSENZA – Si aggrava il bilancio dei ricoveri per intossicazione botulinica all’Ospedale Annunziata. Nelle ultime ore è stato registrato un nuovo caso: un ragazzo di 20 anni, figlio di una paziente già in cura per la stessa patologia, è stato trasferito d’urgenza in terapia intensiva e sottoposto a monitoraggio continuo.
Con quest’ultimo caso, salgono a 15 i pazienti ricoverati: 5 si trovano in terapia intensiva, 3 nel reparto di Pediatria e 7 nei reparti di area medica.
Nel pomeriggio di ieri, il vescovo di Cosenza, Monsignor Giovanni Checchinato, ha fatto visita ai pazienti colpiti dall’intossicazione botulinica nel reparto di terapia intensiva. Ad accoglierlo, il direttore della UOC, Andrea Bruni, e il coordinatore infermieristico facente funzione, Domenico Cardamone.
Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo urgente di quattro lotti di friarielli alla napoletana per sospetto rischio di contaminazione da botulino.
L’avviso, pubblicato sul portale ufficiale nella sezione dedicata agli operatori, riguarda barattoli da un chilo destinati principalmente al settore della ristorazione e provenienti da uno stabilimento di Scafati, in provincia di Salerno. I prodotti sono commercializzati con i marchi Bel Sapore e Vittoria e sono già stati segnalati ai distributori per il ritiro immediato. Mentre le autorità sanitarie ribadiscono l’importanza di non consumare i lotti indicati, dal comune di Diamante, in Calabria, arriva un messaggio rassicurante sui recenti casi di botulismo registrati: “Il fenomeno è circoscritto e non sussiste alcun pericolo”, afferma il sindaco. Il titolare del food truck sospettato di aver servito gli alimenti contaminati è sotto accusa non solo per la presunta origine dell’intossicazione, ma anche per l’ipotesi di aver utilizzato un unico attrezzo da cucina per maneggiare più cibi, favorendo la contaminazione incrociata.