Il libro prende forma attraverso la parola, il teatro, la musica, il ballo. Tra gli ospiti Umberto Galimberti, Sigfrido Ranucci, Toni Capuozzo e Francesco Borgonovo e la poetessa sirianaMaram Al Masri

Lamezia Terme, 9 settembre 2025 – Umberto Galimberti, Sigfrido Ranucci, Toni Capuozzo, Francesco Borgonovo. Sono solo alcuni degli ospiti del Festival “Caudex – Visioni Letterarie”, ideato e diretto da Sabrina Pugliese, la cui terza edizione è stata presentata nella Sala degli Affreschi di Palazzo Nicotera a Lamezia Terme. 

Tredici appuntamenti, alcuni dei quali in esclusiva regionale e ad ingresso gratuito, che vedranno tra i protagonisti alcuni tra scrittori e giornalisti di caratura internazionale, ospiti dell’originale progetto artistico-culturale, selezionato dal Salone Internazionale del Libro di Torino nell’ambito dell’iniziativa “Luci sui Festival”, che racchiude i migliori 50 festival italiani.  

Alla presentazione di “Caudex – Visioni Letterarie”, moderata dalla giornalista Luigina Pileggi, hanno preso parte la direttrice artistica Sabrina Pugliese, l’assessore alla Cultura e allo Spettacolo del Comune di Lamezia Terme Annalisa Spinelli, il direttore artistico dell’associazione “I Vacantusi” Nico Morelli e il giornalista e caporedattore della Tgr Calabria Riccardo Giacoia, padrino della kermesse.

Un originale format, che prenderà il via il 13 settembre per concludersi il 6 marzo 2026, che non solo racconta ma fa vivere la letteratura nella sua forma più intensa e multisensoriale, regalando al pubblico un’esperienza fatta di parole, musica, teatro e ballo, capace di coinvolgere ed emozionare. A illustrare il programma è stata la direttrice artistica Sabrina Pugliese: “Il filo conduttore di tutta la programmazione è la tematica “Il valore della fragilità”, particolare attenzione e spazio verrà dato alle donne e al mondo femminile”. 

Si inizia il 13 settembre con la presentazione del libro “Zero” di Annita Vitale, che tra musica, canto e scene affronterà una storia di abusi, di un passato doloroso da superare. Il 19 settembreandrà in scena “Alvaro più di una vita” di Giusy Staropoli Calafati, un romanzo intenso che ripercorre la vita di Corrado Alvaro attraversando la penna appassionata dell’autrice. Il 28 settembre è la volta di “Frida Kahlo, la morte dovrà aspettare” di Antonio Nobili, testo di drammaturgia omaggio straordinario a una donna che ha saputo trasformare il dolore in bellezza, la sofferenza in resistenza, la vita in arte. Il 10 ottobre sarà la volta di “Serva Italia” con e di Francesco Borgonovo e Raffaella Regoli, in esclusiva per la Calabria, mentre il 25 ottobre “Come l’arancio amaro” di Milena Palminteri, un libro che ha vinto il premio bancarella 2025, un caso editoriale dopo aver superato le 200.000 copie vendute. Una saga siciliana, tre donne, una grande famiglia e un segreto che resta nascosto.

Il 14 novembre in scena “Storie di confine” di Toni Capuozzo, in esclusiva per la Calabria, un viaggio nei conflitti che si sono innescati negli ultimi decenni in molte parti del mondo, un racconto testimonianza, memoria e riflessione collettiva. Il 17 novembre in scena “Le cose di prima” di Giuseppe Aloe, un racconto che mette insieme legami amorosi e legami familiari, la passione da una parte e l’affetto dall’altra, l’amore che può trasformarsi in odio feroce.

Particolarmente importante l’appuntamento del 10 dicembre con “Beirut-Verona solo andata” di Robert El Asmar con lapartecipazione straordinaria della poetessa siriana Maram Al Masri con le sue poesie, voce intensa sulla condizione femminile, non solo nel mondo arabo ma anche in quello occidentale, e legata anche alla condizione politica della Siria. Il 22 dicembre ci sarà “Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera” di Guendalina Middei autrice insegnante e influencer divulgativa, che racconta come i grandi classici possano portarci alla conoscenza di noi stessi, delle proporzioni della nostra anima, delle nostre fragilità e delle nostre ombre. Il 10 gennaio 2026 è la volta di “Fate i tuoni” di Michele D’Ignazio l’autore con delicatezza racconta una storia di speranza radici e nuovi. Il 24 gennaio “Bestie” di Sofia Pirandello pronipote del grande Pirandello che con il suo libro racconta di una ragazza che fatica ad accettare un’idea esistenzialista della femmina e crede che ogni persona sia un unicum. Il 13 febbraio grande ritorno di Umberto Galimberti con “L’io e il noi… il primato delle relazioni”, lectio magistralis sulle relazioni e il vero valore dell’amore che resiste. Si conclude il 6 marzo con “Diario di un trapezista” di Sigfrido Ranucci, inesclusiva per la Calabria. In questo spettacolo esplora le scelte difficili e il lato più intimo della sua professione di giornalista. tra fine marzo primissimi di aprile chiuderemo con l’evento a sorpresa che stiamo a preparando.

“In un tempo in cui è statisticamente accertato che diminuiscono i lettori – afferma la direttrice artistica Sabrina Pugliese – che tra nord e sud c’è un significativo divario sulla percentuale dei lettori ed anche una inferiore percentuale di librerie, noi ci lanciamo in questa avventura dei libri della cultura, creando un nuovo format nel 2023. Nato da una passione e da un mio progetto, il format riscuote fin da subito consensi dagli scrittori, dagli editori, da tutti gli addetti ai lavori e soprattutto dagli spettatori, perché la formula della esperienza multisensoriale che è alla base del suo costrutto vince e convince, ma soprattutto coinvolge. Poi pian piano cresce e diventa mattone fondante di più progetti realizzati e cofinanziati dalla Regione Calabria fino ad avere il riconoscimento dal Salone internazionale del libro di Torino come tra i 50 più importanti festival d’Italia. Ecco che “Caudex Visioni letterarie” diventa un festival”. 

L’assessore alla Cultura Annalisa Spinelli ha evidenziato come il Festival rappresenti “un prezioso contributo alla promozione della cultura, con un festival che si distingue nel vivace panorama culturale della nostra città per originalità, professionalità e consenso di pubblico. Il rituale dell’apertura del libro luminoso crea una nuova dimensione temporo-spaziale, in cui la realtà si confonde con la narrazione e, tra l’incalzare delle domande, sulla scena compaiono alcuni personaggi che fanno entrare lo spettatore nel vivo delle pagine del libro, accendendo i sensi con le parole, la musica, il ballo”. 

Il direttore artistico de “I Vacantusi” Nico Morelli ha sottolineato il percorso che l’associazione ha fatto in 20 anni di attività, con spettacoli ed eventi di caratura nazionale e internazionale, facendosi apprezzare per professionalità e qualità degli eventi. Riconoscimenti attestati anche dal fatto che l’associazione ha ottenuto per il progetto “Vacantiandu” è tra i beneficiari dei Fus, Fondo uno per lo spettacolo, del Ministero della Cultura. 

Il giornalista Riccardo Giacoia ha sottolineato la valenza culturale del Festival Caudex, che restituisce una Calabria positiva. “Ogni giorno siamo costretti a parlare di fatti di cronaca – ha detto il giornalista – però ci sono anche realtà importanti e positive, come questa, che danno valore e risalto alla Calabria bella, quella della cultura”.

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