Lo Schiavo critica la proposta di Occhiuto sui borghi e rivendica le sue iniziative rimaste inascoltate a favore delle aree interne
Antonio Lo Schiavo, consigliere regionale uscente e candidato capolista di Avs nella circoscrizione Calabria centro, attacca duramente il presidente dimissionario Roberto Occhiuto sulla gestione delle politiche per le aree interne. In un comunicato stampa, Lo Schiavo definisce l’ultima proposta rilanciata da Occhiuto come «una trovata dal sapore demagogico e populista», ritenendola inadeguata rispetto alle reali esigenze del territorio calabrese.
Secondo Lo Schiavo, l’idea di incentivare con 100mila euro chi decide di trasferirsi nei borghi calabresi non tiene conto delle profonde differenze tra la Calabria e il Trentino, da cui la proposta sarebbe stata ripresa. «Occhiuto però dimentica che la Calabria non è il Trentino», afferma, ricordando come per anni abbia sollecitato interventi concreti contro l’isolamento e lo spopolamento dell’entroterra, senza ricevere risposte.
Il consigliere uscente cita, in particolare, la sua ultima interrogazione sulle Aree Snai, con la richiesta di chiarimenti sul co-finanziamento regionale che sarebbe dovuto affiancare i fondi statali. «Quell’interrogazione è rimasta senza risposta così come il co-finanziamento in oggetto», denuncia, parlando di un disinteresse della Giunta perfettamente allineato con la posizione del Governo nazionale, che ha definito le aree interne avviate a un «percorso di spopolamento irreversibile».
Lo Schiavo elenca anche alcune delle sue proposte rimaste senza seguito da parte dell’amministrazione regionale, tra cui la legge per favorire l’acquisto della prima casa da parte dei giovani under 36 e la disciplina delle cooperative di comunità, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale ma priva di attuazione da parte della Giunta. A ciò aggiunge le battaglie condotte contro il dimensionamento scolastico nei centri periferici e gli interventi per la tutela della montagna.
«Sono solo alcuni esempi, e tanti potrei ancora citarne, di una costante attenzione verso il contrasto allo spopolamento e a favore delle aree interne», sottolinea Lo Schiavo, che giudica l’atteggiamento di Occhiuto «imbonitorio» e legato più alla campagna elettorale che a un reale progetto di sviluppo.
A sostegno della sua posizione, richiama anche le parole del candidato presidente Pasquale Tridico, che ha definito la proposta di Occhiuto «una televendita alla quale, stavolta, i calabresi non abboccheranno».