Approvato al Senato il ddl 1372 voluto dalla Lega: linee guida nazionali, silenzio/assenso e procedure semplificate per snellire le autorizzazioni e sostenere lo sviluppo.
Dal Senato arriva una notizia che segna un passo importante verso la semplificazione amministrativa. È stato infatti approvato il disegno di legge n. 1372, promosso dalla Lega, che delega il Governo alla revisione del codice dei beni culturali.
Il provvedimento punta a dare voce alle istanze degli enti locali e del mondo produttivo, con l’obiettivo di rendere più snelli i procedimenti amministrativi e favorire la crescita del Paese. Nei prossimi mesi, il sistema delle autorizzazioni verrà alleggerito, garantendo allo stesso tempo i diritti dei cittadini e superando quelle lungaggini burocratiche che finora hanno spesso frenato lo sviluppo economico.
Tra i punti più significativi della riforma figura l’introduzione del principio del “silenzio/assenso”, una novità pensata per ridurre interpretazioni soggettive e tempi infiniti. Altro aspetto centrale riguarda gli interventi di lieve entità: non sarà più necessario il parere della Soprintendenza, ma la competenza resterà esclusivamente agli enti territoriali. Diverso, invece, il caso delle infrastrutture strategiche e di interesse nazionale, che verranno gestite direttamente dalla Direzione Generale del Ministero della Cultura, senza ulteriori passaggi nelle Soprintendenze locali.
Il disegno di legge non si limita a velocizzare le procedure, ma introduce anche misure mirate alla sicurezza del patrimonio culturale e al ripristino delle infrastrutture colpite da calamità naturali, senza dover ricorrere ogni volta a deroghe straordinarie.
Entro 60 giorni dall’entrata in vigore saranno emanate linee guida nazionali che uniformeranno le procedure, distinguendo chiaramente gli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica, quelli di lieve entità soggetti a un iter semplificato e quelli che continueranno a richiedere l’autorizzazione ordinaria.
“Tre le parole d’ordine: semplificazione, trasparenza, certezza”, ha sottolineato Pietro Raso, consigliere regionale della Lega, commentando l’approvazione del provvedimento.
Secondo Raso, i benefici si faranno sentire anche in Calabria, soprattutto negli interventi legati alla prevenzione del rischio idrogeologico, idraulico e sismico.