Lo scontro tra Domenico Giannetta e Vittoria Baldino si accende attorno al riconoscimento culturale dedicato a Corrado Alvaro, tra rivendicazioni politiche e accuse personali
L’ex consigliere regionale Domenico Giannetta (Forza Italia) torna a criticare la deputata del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino, definendola “senz’arte ma di parte”, con accuse di voler cercare visibilità attraverso “attacchi volgari e spargendo fango e falsità sui suoi avversari”.
Giannetta prende spunto dall’annuncio dato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sull’ingresso dello scrittore Corrado Alvaro tra gli autori del ’900 inseriti nei programmi scolastici. Una notizia accolta come un riconoscimento importante, che secondo l’ex consigliere è frutto “di un’interlocuzione con il Ministero, ma soprattutto ottenuto grazie a un lavoro incessante di tanti giornalisti, docenti e uomini di cultura e in particolare della promotrice di un manifesto, Giusy Staropoli Calafati, che fin dal 2021 ha chiesto l’inserimento di Alvaro nelle linee guida ministeriali”.
Per Giannetta, si tratta di un risultato che premia un’azione di sensibilità culturale portata avanti nel tempo. Tuttavia, Baldino ha attribuito il merito di questa decisione alla campagna elettorale di Pasquale Tridico, sostenendo che “grazie alla campagna elettorale condotta da Pasquale Tridico, l’ex presidente Occhiuto si è accorto di Corrado Alvaro e di San Luca, scoprendo la cultura oltre alle clientele”.
Parole che Giannetta definisce “un attacco puerile”, domandandosi polemicamente quale ruolo abbia avuto la deputata nei governi precedenti: “dove fosse Baldino durante i governi Conte e Pd? Perché non hanno mai fatto loro questa cosa negli anni di governi nazionali e alla regione? Ma soprattutto cosa ha fatto Baldino per la Calabria oltre ad attaccare e farsi selfie nelle sue sporadiche incursioni nella nostra regione?”.