Tre uomini responsabili di disordini e condotte violente a Catanzaro e provincia non potranno accedere a esercizi pubblici e locali per i prossimi tre anni
Nei giorni scorsi il Questore di Catanzaro, dr. Giuseppe Linares, ha emesso tre provvedimenti di Divieto di Accesso ai Centri Urbani (D.A.C.Ur.), conosciuti anche come Daspo Willy, nei confronti di soggetti resisi responsabili di episodi violenti e disordini nei pressi di esercizi pubblici. La misura, prevista dall’articolo 13 bis del Decreto Legge n. 14/2017, mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a tutelare la sicurezza di cittadini, famiglie ed esercenti.
Il primo provvedimento riguarda un giovane di 27 anni residente nel capoluogo, già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti legati a spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale, furto e utilizzo illecito di carte di credito. L’uomo è stato arrestato dal personale dell’U.P.G.S.P. dopo essere stato sorpreso a rubare all’interno del centro commerciale “Le Aquile”. Durante l’intervento, il 27enne ha reagito con violenza, tentando di aggredire e minacciare ripetutamente gli agenti, anche dopo essere stato condotto in caserma, davanti a numerose famiglie e bambini presenti sul posto.
Un altro caso ha coinvolto un uomo di 60 anni, residente a Conflenti, con precedenti per furto aggravato e danneggiamento. È stato denunciato in stato di libertà dai Carabinieri di Soverato per essere stato sorpreso a rubare all’interno di un esercizio commerciale molto frequentato di Montepaone.
Infine, un 47enne residente a Serrastretta, già noto per reati come porto d’armi od oggetti atti ad offendere, guida in stato di ebbrezza e procurato allarme, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. L’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha minacciato e inveito contro i Carabinieri intervenuti lungo il corso principale del paese, frequentato da numerose persone.
Per tutti e tre i soggetti è scattata la misura del Dacur: per tre anni non potranno accedere a esercizi pubblici e locali di intrattenimento situati nelle aree dove si sono verificati i fatti. L’applicazione del provvedimento sarà monitorata attraverso i sistemi di videosorveglianza e dalla presenza costante delle forze di polizia.
Il Questore ha, inoltre, ricordato che, in caso di violazione, i trasgressori rischiano fino a tre anni di reclusione e una sanzione pecuniaria. La misura, sottolinea la Questura, nasce per contrastare i comportamenti violenti che mettono a rischio la serenità e la sicurezza delle famiglie nei luoghi di socialità.