Al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria si è svolto un corso-laboratorio dedicato ai P.E.B.A., con esperti e professionisti impegnati a sviluppare nuove strategie per rendere i luoghi della cultura più accessibili
Si è conclusa con grande partecipazione la prima edizione del corso-laboratorio “Progettare l’accessibilità: i progetti P.E.B.A. per i musei e le aree archeologiche del territorio”, ospitato il 25 e 26 settembre 2025 dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
L’iniziativa rientra nel progetto nazionale “Personeper. Accessibilità nei luoghi della cultura”, un piano formativo finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU nell’ambito del PNRR Cultura 4.0 e coordinato dalla Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, con la curatela della Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali.
Il corso ha visto la partecipazione di trenta professionisti e professioniste provenienti dal settore museale e archeologico, chiamati a confrontarsi sul tema dell’accessibilità nei luoghi della cultura. L’obiettivo era fornire strumenti concreti per ideare e realizzare i Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.), sviluppando una visione condivisa e integrata che tenga conto delle specificità dei contesti territoriali.
“Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria – sottolinea il Direttore Fabrizio Sudano – rinnova con convinzione il proprio impegno per rendere l’istituzione sempre più accessibile, perché un Museo è un luogo di tutti e per tutti. Questa esperienza di formazione, maturata insieme a professionisti e istituzioni del territorio, rappresenta un passo ulteriore nel rafforzare il legame con le comunità e nell’affermare l’accessibilità come dimensione trasversale della nostra progettazione e gestione”.
Durante le due giornate, i partecipanti hanno preso parte a lezioni, tavole rotonde, visite guidate e laboratori pratici. I lavori hanno offerto l’occasione di approfondire barriere fisiche, sensoriali e comunicative, con un approccio che ha unito conoscenze teoriche e applicazioni sul campo. Docenti, esperti ed esponenti del mondo accademico hanno contribuito con interventi di alto profilo, affrontando anche i temi legati al ruolo delle tecnologie, del design inclusivo e delle strategie istituzionali.
Il percorso si concluderà con il rilascio di una certificazione digitale Open Badge, che attesterà le competenze acquisite e sarà riconosciuta nell’ambito delle 40 ore di formazione obbligatoria previste dalla Direttiva Zangrillo, applicata al personale della Pubblica amministrazione.