Il 57enne, legato al clan Giampà, era ricercato per associazione mafiosa, estorsione e usura. Si nascondeva nel sottotetto della sua abitazione, ma i Carabinieri lo hanno scovato grazie a un dettaglio: una tavola apparecchiata per sette persone, con un posto vuoto.
LAMEZIA TERME – Blitz dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile che, nella giornata di domenica, hanno arrestato Vincenzo Tino Giampà, alias Camacho, latitante 57enne ritenuto appartenente a un clan di ‘ndrangheta del Lametino. L’uomo era ricercato in seguito a un ordine di carcerazione emesso a luglio dalla Procura della Repubblica di Catanzaro e deve scontare una pena di 8 anni e 9 mesi di reclusione per associazione mafiosa, estorsione e usura.
Dopo settimane di pedinamenti e appostamenti, i Carabinieri hanno deciso di intervenire proprio la domenica, convinti che Giampà si sarebbe riunito ai familiari per il tradizionale pranzo. Quando i militari hanno fatto irruzione nell’abitazione, hanno trovato sei persone a tavola, ma la tavola era apparecchiata per sette. Un particolare che non è sfuggito agli investigatori.
A quel punto è scattata una perquisizione capillare dell’immobile: nel sottotetto, dietro una barriera improvvisata di materiali e oggetti, i militari hanno sentito un respiro affannoso. Dopo aver spostato alcune assi e pannelli, hanno scoperto Giampà nascosto in un angolo buio, sdraiato su un giaciglio di fortuna.
Il latitante, vistosi scoperto, non ha opposto resistenza. È stato subito arrestato e condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’operazione, condotta da una ventina di Carabinieri, rappresenta un nuovo colpo alle cosche del Lametino, frutto di un’attività investigativa tradizionale ma meticolosa, fatta di osservazioni e riscontri sul territorio.