Operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale: scoperto un sistema basato su documentazione sanitaria falsificata per truffare lo Stato
Cosenza – Nella mattinata di oggi, 27 ottobre 2025, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione a una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un uomo indagato per una serie di reati legati a falsi documentali, frode processuale e falsa perizia per induzione.
Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Cosenza, è stato richiesto dalla Procura della Repubblica a seguito di una complessa attività d’indagine svolta dai militari della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura stessa.
Un sistema per ottenere indebitamente indennità e invalidità
L’indagine ha preso avvio da una segnalazione dei magistrati della Sezione Lavoro del Tribunale di Cosenza, che avevano rilevato diverse anomalie in procedimenti riguardanti prestazioni previdenziali e assistenziali, come indennità di invalidità civile e di accompagnamento.
Dalle verifiche, condotte attraverso intercettazioni telefoniche e telematiche oltre che con attività tradizionali, è emerso – nella fase attuale delle indagini preliminari – l’esistenza di un collaudato sistema fraudolento.
L’indagato, secondo quanto ricostruito, avrebbe utilizzato documentazione sanitaria falsificata per supportare ricorsi civili presentati al Tribunale di Cosenza – Sezione Lavoro, inducendo così in errore i periti nominati dal giudice.
Lo scopo era quello di ottenere prestazioni economiche indebite a beneficio di numerosi ricorrenti che si rivolgevano all’uomo, il quale operava presso un patronato di assistenza.
Sequestrati beni e somme per oltre 1,5 milioni di euro
Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare, i Carabinieri hanno dato corso anche a un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza, emesso dal Pubblico Ministero, per un importo complessivo di 1.554.763,94 euro.
La somma corrisponde alle prestazioni previdenziali che, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbero state indebitamente percepite dai soggetti coinvolti.
Il sequestro sarà ora sottoposto alla valutazione del Giudice per le Indagini Preliminari per la convalida e l’eventuale adozione del provvedimento definitivo.
In parallelo, sono state eseguite perquisizioni nei confronti di altri indagati collegati all’inchiesta.
































