Quindici persone tra amministratori pubblici, funzionari comunali e privati cittadini sono state raggiunte da avvisi di conclusione delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Crotone, diretta dal procuratore Domenico Guarascio.
I provvedimenti sono stati notificati dai Carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro – Stazione di Cotronei e riguardano un presunto sistema di illeciti nella gestione della cosa pubblica.
Reati contro la Pubblica Amministrazione, estorsione e corruzione elettorale
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di falso ideologico e materiale in atto pubblico, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione elettorale, concussione, estorsione e tentata induzione indebita a dare o promettere utilità.
L’inchiesta, durata oltre tre anni, ha permesso di ricostruire un quadro complesso di presunte irregolarità e condotte illecite che avrebbero interessato diversi ambiti dell’amministrazione comunale.
Irregolarità negli appalti e pressioni su funzionari pubblici
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le indagini hanno fatto emergere falsificazioni documentali, irregolarità negli appalti pubblici e pressioni indebite su funzionari e amministratori.
Alcuni soggetti privati avrebbero esercitato comportamenti estorsivi per condizionare le scelte politiche e amministrative, ottenendo vantaggi economici indebiti.
Il caso del progetto “Borgo della Musica Rock – Steven Tyler”
Uno dei filoni più significativi dell’inchiesta riguarda il progetto “Borgo della Musica Rock – Steven Tyler”, un ambizioso intervento da 1,3 milioni di euro di fondi regionali destinato alla creazione di un Museo del Rock dedicato al frontman degli Aerosmith, le cui origini familiari sono legate proprio a Cotronei.
L’iniziativa, nata da un’intesa tra il Comune e lo stesso artista, prevedeva anche la partecipazione di Steven Tyler e della figlia Liv all’inaugurazione con un concerto gratuito, in segno di riconoscenza verso il territorio.
Tuttavia, gravi irregolarità amministrative e tecniche – tra cui falsi atti, mancate autorizzazioni paesaggistiche e illegittime procedure di esproprio – hanno portato alla mancata realizzazione del progetto.
Tre anni di indagini e un quadro di mala gestio diffusa
L’indagine condotta dai Carabinieri di Petilia Policastro, con il coordinamento della Procura di Crotone, ha ricostruito una presunta rete di mala gestio sistematica nella gestione delle risorse pubbliche.
Attraverso analisi documentali, accertamenti tecnici e audizioni testimoniali, gli investigatori hanno delineato un flusso decisionale condizionato da interessi privati e pressioni esterne.
Presunzione di innocenza e diritti di difesa
La notifica degli avvisi ex articolo 415-bis c.p.p. rappresenta un atto di garanzia per gli indagati, che potranno ora visionare gli atti e presentare le proprie difese.
Resta ferma la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
L’impegno dell’Arma contro i reati contro la Pubblica Amministrazione
Con questa operazione, l’Arma dei Carabinieri conferma il proprio impegno costante nel contrasto alla corruzione e agli illeciti amministrativi, a tutela della legalità, della trasparenza e del corretto impiego delle risorse pubblichedestinate allo sviluppo del territorio.































