In Calabria solo un terzo degli adolescenti legge libri: l’allarme di Save the Children

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Dalla XVI edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio – “Senza filtri”, diffuso da Save the Children, emerge un quadro preoccupante sul benessere educativo, culturale e relazionale degli adolescenti calabresi.

Istruzione e cultura: lettura, musei e attività culturali ai minimi

In Calabria legge libri non scolastici soltanto il 35,3% degli adolescenti, a fronte del 53,8% nazionale. La regione registra inoltre il valore più alto d’Italia per mancata attività sportiva: uno su tre (35,1%) non pratica alcuna attività fisica.

L’accesso alla cultura è altrettanto limitato:

  • 37,9% dei ragazzi ha visitato mostre o musei nell’ultimo anno (contro il 50,1% nazionale)
  • solo il 27,8% ha visitato siti archeologici (40,2% la media italiana)

Questi indicatori confermano una povertà educativa ancora molto radicata, con un divario crescente rispetto al resto del Paese.

Scuola: dispersione e abbandono ancora elevati

Il rapporto evidenzia un tasso di dispersione implicita dell’11,6%, superiore alla media nazionale dell’8,7%.
L’abbandono precoce degli studi è al 10,8%, seppur in leggero miglioramento negli ultimi anni.

Gli adolescenti calabresi rappresentano il 6,9% della popolazione regionale, una quota in linea con la media italiana. Le famiglie con un solo figlio sono il 24,7%.

Salute mentale: mancano posti in Neuropsichiatria

Il capitolo sulla salute mentale è tra i più critici: la Calabria è una delle quattro regioni italiane prive di posti letto nei reparti di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Un gap grave, che rallenta l’accesso tempestivo ai servizi per minori in difficoltà.
A livello nazionale, nel 2023 i pronto soccorso hanno registrato 64.319 accessi per disturbi mentali tra bambini e adolescenti, segnando un fabbisogno crescente di sostegno psicologico nel post-pandemia.

Relazioni digitali: tra ansia, dipendenze e cyberbullismo

Una parte centrale dell’Atlante è dedicata alla vita online degli adolescenti tra gli 11 e i 17 anni.

I dati mostrano una presenza digitale pervasiva e spesso problematica:

  • il 38% usa il cellulare anche in presenza di amici o familiari
  • il 27% prova ansia o nervosismo quando non può connettersi
  • il 13% vive un uso problematico della rete
  • il 47,1% ha subito almeno un episodio di cyberbullismo (nel 2018 era il 31,1%)
  • circa il 37% accede a contenuti pornografici, con percentuali più alte tra i ragazzi
  • il 30% ha sperimentato fenomeni di ghosting o comportamenti conflittuali nelle relazioni digitali

Nonostante la forte esposizione al mondo online, la maggioranza dei giovani dichiara relazioni soddisfacenti: 82% con gli amici e 78% con i genitori.

Un quadro fragile tra opportunità limitate e rischi crescenti

L’Atlante restituisce l’immagine di una regione in cui le opportunità educative, culturali e sportive restano fragili, mentre aumentano i rischi legati alla dipendenza digitale, alla solitudine emotiva e alla mancanza di servizi adeguati per il benessere mentale degli adolescenti.

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