Una tragedia sconvolgente ha colpito una famiglia nel Salento. Najoua Minniti, 36 anni, conosciuta come Gioia e originaria di Polistena, è stata trovata senza vita in mare nel primo pomeriggio.
Il corpo è stato riconosciuto grazie al tatuaggio di un fiore di loto sulla spalla, simbolo che la donna aveva scelto per rappresentare forza e resilienza.
Poche ore dopo, i carabinieri hanno scoperto il figlio Elia, 7 anni, senza vita nella loro abitazione. L’allarme era scattato dopo che il padre del piccolo non riusciva più a mettersi in contatto con loro.
Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, la donna viveva da tempo una condizione di forte instabilità emotiva, con precedenti momenti di sconforto e pensieri suicidari. Dopo aver trascorso undici anni a Parma, Gioia si era trasferita nel Salento nel 2020 con il figlio, condividendo sui social la quotidianità e le emozioni della maternità.
Al momento, gli inquirenti propendono per l’ipotesi di omicidio-suicidio, ritenuta la più probabile. La vicenda ha profondamente scosso le comunità locali e la sua città natale, Polistena, suscitando dolore e incredulità.
Le indagini proseguono per chiarire la dinamica completa della tragedia, gli ultimi spostamenti della donna e ogni dettaglio utile a ricostruire quanto accaduto.






























