Un presunto ricatto a sfondo sessuale è stato scoperto dai Carabinieri della Stazione di Rione Modena grazie alla denuncia di un uomo che, superando paura e vergogna, ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine. L’uomo avrebbe riferito di essere stato vittima di estorsione dopo aver intrattenuto un rapporto intimo a pagamento con una giovane donna domiciliata in città. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la donna lo avrebbe minacciato più volte, pretendendo denaro in cambio della promessa di non diffondere online un video che li ritraeva insieme, utilizzato come strumento di pressione psicologica.
Dopo la denuncia, i Carabinieri hanno predisposto un servizio mirato per documentare l’episodio. Al momento concordato per la consegna del denaro, i militari sono intervenuti entrando nell’abitazione subito dopo lo scambio. All’interno del giubbotto della donna sarebbe stata trovata una somma di 200 euro appena ricevuta, mentre il compagno della stessa, nel tentativo di ostacolare l’accesso dei Carabinieri, si sarebbe reso responsabile di resistenza a pubblico ufficiale. L’intervento ha consentito anche il sequestro della telecamera utilizzata per registrare il video, elemento ritenuto centrale nell’indagine. L’operazione rappresenta un risultato significativo, reso possibile dalla tempestiva collaborazione della presunta vittima e dall’azione dei militari dell’Arma, impegnati nel contrasto a forme di estorsione spesso sommerse e alimentate dal timore di denunciare. Al termine delle procedure, la donna è stata posta agli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità giudiziaria.
