Emergono nuove criticità nel servizio sanitario regionale della Calabria. Sono quattro le aziende sanitarie finite sotto diffida per reiterate irregolarità nella gestione del personale dirigente medico e sanitario.
A renderlo noto è il sindacato Anaao-Assomed, che ha presentato oggi alla Camera dei deputati il proprio “libro bianco”, un documento che fotografa inadempienze contrattuali e distorsioni organizzative riscontrate in diverse realtà sanitarie italiane, con particolare attenzione al contesto calabrese.
Secondo quanto riportato nel documento, le aziende calabresi oggetto di diffida nel corso dell’anno sono l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, l’Azienda ospedaliero-universitaria “Dulbecco” di Catanzaro e il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Le diffide sarebbero state adottate a seguito del ripetersi di criticità già segnalate in precedenza, senza che si sia giunti a una loro risoluzione strutturale.
Per quanto riguarda le altre aziende del servizio sanitario regionale, Anaao-Assomed ha fatto sapere di aver avviato la contrattazione integrativa aziendale, un percorso che tuttavia risulta ancora in fase di definizione e non si è concluso.
Nel dettaglio, una delle principali problematiche evidenziate dal sindacato riguarda il mancato rispetto dell’orario di lavoro, una condizione che incide direttamente non solo sui diritti dei dirigenti medici e sanitari, ma anche sull’organizzazione complessiva dei servizi e sulla qualità dell’assistenza erogata ai cittadini.
Il “libro bianco” presentato alla Camera si inserisce in un quadro più ampio di denuncia delle difficoltà strutturali e gestionali che continuano a interessare la sanità calabrese, ponendo l’accento sulla necessità di interventi concreti per garantire il rispetto dei contratti, una corretta organizzazione del lavoro e condizioni adeguate per il personale sanitario.
