I portavoce calabresi del Movimento 5 Stelle insorgono contro il taglio dei fondi Pnrr destinati alla linea AV Salerno-Reggio Calabria: “Decisione che condanna la nostra terra all’isolamento”
ROMA – Una denuncia dura e compatta quella dei portavoce del Movimento 5 Stelle eletti in Calabria, che puntano il dito contro il Governo Meloni e il presidente della Regione Roberto Occhiuto per la cancellazione di 9,4 miliardi di euro destinati alla realizzazione dell’Alta Velocità Salerno–Reggio Calabria.
Nel comunicato congiunto, gli esponenti pentastellati definiscono la decisione “uno scandalo nazionale”, affermando che l’opera non è più considerata strategica secondo l’esecutivo. Una scelta che, secondo il M5S, rappresenta “una condanna per la Calabria, ancora una volta relegata all’isolamento e alla marginalità”.
«Quello che sta accadendo è uno scandalo nazionale: il Governo Meloni ha cancellato 9,4 miliardi di euro dei fondi Pnrr/Pnc destinati all’Alta Velocità Salerno–Reggio Calabria, dichiarando che l’opera non è più considerata strategica. È una decisione che condanna ancora una volta la Calabria all’isolamento e alla marginalità, mentre in altre aree del Paese, attraversate dall’Alta Velocità, questa infrastruttura ha prodotto un incremento medio del PIL dell’1% su base annua. In una regione come la Calabria, dove la crescita media è appena dello 0,8%, l’Alta Velocità avrebbe significato raddoppiare il tasso di crescita economica e dare una svolta storica allo sviluppo. Per questo abbiamo depositato in Parlamento un’interpellanza urgente», si legge nella nota ufficiale.
I rappresentanti del Movimento attaccano frontalmente il governatore Occhiuto, accusandolo di incoerenza sul tema dell’autonomia differenziata e di contribuire, nei fatti, al depotenziamento della Calabria: «Dove è finito il “miglior presidente di Regione” delle classifiche patinate? – incalzano i portavoce M5S – È lo stesso che finge di opporsi all’autonomia differenziata per poi permetterne l’attuazione. Il risultato è che la Calabria viene sacrificata di nuovo, come sempre. È la stessa storia che si ripete da decenni: ci ipnotizzano come incantatori di serpenti con passerelle, eventi di facciata e immagini acchiappa like, mentre ci tolgono infrastrutture, servizi e diritti fondamentali».
Nella nota viene, inoltre, rivendicato il merito del M5S per l’inserimento della SS 106 tra le opere strategiche: «Se oggi la SS 106 è finalmente cantierabile, e il centro destra ne fa un vanto prendendosene i meriti, lo dobbiamo al M5S, che l’ha inserita tra le opere strategiche quando eravamo al Governo. Oggi che al Governo c’è il centro destra di Occhiuto e Meloni, invece, si tagliano fior di miliardi all’alta velocità proprio perché “non più considerata strategica“. Una contraddizione vergognosa che dimostra quanto il governo Meloni, con la compiacenza di Occhiuto, tenga davvero alla Calabria. È una vergogna che grida vendetta».
Infine, l’appello rivolto alla cittadinanza: «La Calabria non può più essere la regione sacrificabile d’Italia. Serve una consapevolezza collettiva, una vera rivoluzione nella scelta della futura classe dirigente, capace di difendere davvero i diritti dei calabresi e non i soliti interessi di pochi. O si cambia rotta adesso, o condanneremo ancora una volta questa terra a essere periferia del Paese», concludono i portavoce del Movimento 5 Stelle.