Ambulanze nuove ferme e gestione opaca del 118 in Calabria: USB accusa Azienda Zero

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ambulanza sera

USB Sanità Calabria denuncia inefficienze, silenzi e gravi responsabilità nella gestione del SUEM 118. Lavoratori e cittadini pagano il prezzo di un sistema che non garantisce trasparenza né sicurezza.

USB Sanità Calabria denuncia con forza e senza giri di parole la gestione opaca, inefficiente e pericolosa del servizio di emergenza SUEM 118 in Calabria, una gestione che – secondo il sindacato – ha un nome e un cognome politico-amministrativo: Azienda Zero.

L’ente che avrebbe dovuto garantire centralizzazione, controllo e trasparenza si è trasformato, di fatto, nel cuore del problema, diventando il perno di un sistema che genera sprechi, disservizi e rischi quotidiani per cittadini e operatori sanitari.

Ambulanze nuove inutilizzate e mezzi vecchi in servizio

Azienda Zero è il soggetto predisposto alla gestione del servizio 118 ed è mandataria dell’appalto con ORION per la fornitura delle ambulanze. Eppure, la situazione attuale viene definita da USB come paradossale e gravissima: ambulanze nuove, in leasing e ancora in garanzia, acquistate per garantire un servizio efficiente, restano ferme, mentre il soccorso viene assicurato con mezzi vecchi, logori e insicuri.

Emblematico il caso dell’ASP di Catanzaro, dove – in violazione di quanto previsto dal capitolato d’appalto – i mezzi temporaneamente in manutenzione non vengono sostituiti con ambulanze nuove, ma con veri e propri “muletti” di proprietà dell’ASP, con 180.000, 250.000 e in alcuni casi oltre 300.000 chilometri, mentre mezzi nuovi restano inutilizzati in luoghi non chiariti.

Rischi per pazienti e operatori del 118

Secondo USB Sanità Calabria, su questi mezzi definiti indegni di un servizio di emergenza, mancano persino le sedie cingolate per il trasporto dei pazienti, sostituite da sedie obsolete che espongono i cittadini al rischio concreto di cadute e i lavoratori a gravi rischi di infortunio.

Una situazione che si consuma mentre si continua a parlare pubblicamente di riforme e rilancio dell’emergenza-urgenza, che – denuncia il sindacato – restano solo annunci.

Accentramento del 118 e mancata informazione sindacale

USB evidenzia inoltre che, secondo notizie recenti, Azienda Zero starebbe richiamando a sé tutte le competenze per la gestione del SEU 118, prevedendo anche il trasferimento del personale attualmente in servizio presso le ASP provinciali.

Tutto ciò avverrebbe senza una corretta informativa sindacale, senza chiarezza sul numero degli amministrativi impiegati in Azienda Zero e senza la pubblicazione dei bilanci, alimentando ulteriori dubbi sulla trasparenza dell’ente.

Accesso agli atti ignorato: “silenzio grave e inaccettabile”

USB Sanità Calabria ricorda di aver presentato, in data 08 novembre 2025, una formale richiesta di accesso agli atti indirizzata all’ASP di Cosenza, ad Azienda Zero, al Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria e alla Struttura Commissariale del Commissario ad Acta per l’emergenza sanitaria.

La richiesta riguardava il capitolato e il contratto d’appalto per la fornitura delle ambulanze affidato a ORION S.r.l.. A oggi, nonostante il superamento dei 30 giorni previsti dalla legge, nessuna risposta è pervenuta.

Per USB si tratta di un silenzio grave e inaccettabile, che conferma la mancanza di trasparenza e rafforza i dubbi sulla gestione dell’appalto, configurando una responsabilità politica e amministrativa diretta di Azienda Zero.

USB: “Il 118 non può essere gestito nell’ombra”

USB Sanità Calabria ribadisce che, oltre a pretendere il rilascio degli atti richiesti, qualora il trasferimento delle competenze e del personale del SEU 118 dovesse concretizzarsi, il sindacato si opporrà con determinazione in tutte le sedi legali e istituzionali.

Per USB, il 118 non può essere gestito nell’ombra, né trasformarsi nell’ennesimo terreno di decisioni calate dall’alto, pagate ancora una volta sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini calabresi.

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