Aspromonte, il regno della biodiversità: la Società Entomologica Italiana tra insetti rari e paesaggi selvaggi

18
Entomologia Farfalla Apromonte

Un’eccezionale escursione entomologica ha recentemente animato il Parco Nazionale dell’Aspromonte, coinvolgendo quasi cinquanta partecipanti provenienti da diverse regioni italiane. L’iniziativa, promossa dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte in collaborazione con la Società Entomologica Italiana e il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha rappresentato un momento di alta divulgazione scientifica e sensibilizzazione ambientale.

I partecipanti all’escursione entomologica

Accompagnati da esperti entomologi, i partecipanti hanno esplorato luoghi di grande fascino naturalistico come Monte Nardello (ex base USAF), Materazzelli e Montalto. Lungo il percorso, è stato possibile osservare una notevole varietà di insetti, tra cui farfalle, api, bombi, coleotteri e ditteri.

Il momento più significativo della giornata si è svolto in un sito di particolare pregio, la cui posizione resta riservata per motivi di tutela ambientale. Qui, gli escursionisti hanno potuto ammirare centinaia di esemplari di Rosalia alpina, raro coleottero cerambicide protetto a livello europeo, celebre per la sua livrea azzurra e nera. Un incontro che ha suscitato forte emozione tra i presenti, rafforzando il senso di responsabilità verso la salvaguardia degli habitat naturali.

Esemplari di Rosalia alpina

Renato Carullo, commissario del Parco, ha sottolineato il valore dell’iniziativa: «Questa escursione rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra istituzioni. La presenza della Rosalia alpina è la più concreta testimonianza dell’efficacia delle nostre politiche di tutela ambientale».

Per Marco Poiana, direttore del Dipartimento di Agraria, «l’Aspromonte si conferma un eccezionale laboratorio naturalistico. L’iniziativa ha documentato un’incredibile varietà biologica, coniugando rigore scientifico e divulgazione».

Marco Bologna, presidente della Società Entomologica Italiana, ha ribadito l’importanza di esperienze dirette come questa: «L’osservazione della ricchezza entomologica, con la Rosalia alpina come emblema, richiama l’urgenza di preservare tali ecosistemi».

Il professore Orlando Campolo, responsabile dell’organizzazione locale, ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto: «Un ringraziamento speciale va al dottor Michele Ricupero, al dottor Carlo Giusto e al dottor Stefano Scalercio per il loro prezioso contributo. I risultati hanno superato ogni previsione e l’eccezionale biodiversità osservata testimonia il valore inestimabile del nostro territorio».

L’iniziativa ha dimostrato un crescente interesse verso l’entomologia e la tutela ambientale. Le istituzioni promotrici auspicano di poter replicare presto esperienze analoghe, continuando a promuovere la cultura scientifica e la consapevolezza ecologica.

Articolo precedente Concorso Fotografico Strongoli “Un Borgo meraviglioso”
Articolo successivoPolizia Di Stato trae in arresto due persone per violazione del codice rosso e sorprende due soggetti evasi.