Gli agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto in flagranza di reato un giovane A.G., di anni 21, ritenuto responsabile di atti persecutori.
L’intervento degli operatori è scaturito a seguito di una segnalazione giunta alla centrale operativa che indicava la presenza dell’uomo all’interno dell’androne del palazzo ove è situato l’appartamento della vittima, intento a minacciare la richiedente.
Una volta giunti sul posto, i poliziotti hanno immediatamente intercettato l’uomo, poco distante dall’abitazione. Si tratta di un soggetto già noto per i numerosi precedenti a suo carico, già destinatario del provvedimento dell’avviso orale emesso dalQuestore.
Nonostante la presenza degli Agenti delle Volanti, l’uomo ha continuato ad avere un atteggiamento estremamente aggressivo, arrivando a minacciare la donna anche davanti alle forze dell’ordine.
In considerazione della gravità della situazione e avendo appreso dalla richiedente – recatasi nel frattempo in Questura per denunciare – che non si trattava di una minaccia isolata, bensì di una frazione di condotta che si inseriva in un comportamento reiterato nel tempo, l’uomo è stato immediatamente bloccato e arrestato in flagranza per il reato di atti persecutori.
Contestualmente, è stata attivata la procedura prevista per la tutela delle vittime di violenza domestica. A seguito della segnalazione, la sezione specializzata “Reati contro la persona” ha immediatamente attivato la procedura del c.d. “Codice Rosso”, avviando prontamente le indagini e predisponendo le idonee misure a tutela della vittima.
Gli approfondimenti investigativi, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, hanno permesso di ricostruire una serie di episodi violenti posti in essere da parte dell’uomo il quale da anni vessava, ingiuriava e minacciava la compagna.
Le puntuali dichiarazioni della persona offesa e gli altri esiti dell’attività esperita, trattati dalla Procura della Repubblica di Crotone guidata dal procuratore Domenico GUARASCIO, venivano condivise con la task force di magistrati specializzati in materia che disponeva la traduzione in carcere dell’uomo.
Il provvedimento odierno è l’ennesima, concreta testimonianza dell’attenzione costante e della determinazione con cui gli uomini e le donne della Polizia di Stato affrontano ogni giorno i reati rientranti nel novero del “Codice Rosso” e rappresenta il segno tangibile di un impegno profondo e instancabile, fortemente voluto dal Questore della Provincia di Crotone, Renato Panvino, che ha tracciato una linea chiara: tolleranza zero verso ogni forma di violenza domestica e di genere.