ROMA – La deputata del Movimento 5 Stelle, Vittoria Baldino, è intervenuta in Aula con un duro attacco alla maggioranza sul tema del calo demografico e sulle recenti misure discusse in Parlamento.
«Finalmente il Parlamento affronta il tema del calo demografico, un problema drammatico soprattutto per le aree interne di tutte le regioni. Il guaio è che lo fa non per contrastare lo spopolamento o la rarefazione dei servizi essenziali, ma per risolvere il numero dei consiglieri e degli assessori regionali», ha dichiarato Baldino, criticando il provvedimento in discussione.
Secondo la deputata pentastellata, la priorità sarebbe dovuta andare al rafforzamento dei servizi pubblici nei territori in sofferenza, piuttosto che all’ampliamento del numero degli organi politici locali: «Pensiamo ai rappresentanti, ma non ai rappresentati».
Pur non opponendosi alla flessibilità sulle soglie relative al numero dei consiglieri, Baldino ha evidenziato la disparità di trattamento rispetto ad altri ambiti cruciali: «Avremmo voluto vedere la stessa flessibilità quando si trattava di tenere aperti ospedali, scuole, presìdi territoriali». La conseguenza, ha aggiunto, è «la desertificazione e l’abbandono di interi territori, con un governo che confessa candidamente di non poter far altro che “accompagnare” questo declino».
La parlamentare ha, inoltre, attaccato l’autonomia differenziata, definendola una misura che «grida vendetta», con tagli che colpiscono soprattutto le aree più deboli e bisognose di infrastrutture e servizi.
Nel mirino anche l’articolo 2 del provvedimento, che – secondo Baldino – introduce una norma «inaccettabile» in quanto «abroga il divieto di porte girevoli», permettendo ai politici locali non rieletti di accedere a incarichi in società a nomina pubblica: «Non certo la competenza, ma la convenienza politica» il motivo di tale scelta, ha affermato.
«La logica è sempre la stessa: clientelismo e occupazione del potere, sulle spalle dei cittadini», ha concluso la deputata M5S.