Bambino bruciato, conosceva i suoi assassini

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La madre del piccolo Nicola Campolongo, trovato carbonizzato in auto domenica insieme ai nonni a Cassano allo Ionio, non ha dubbi: “Lo hanno ammazzato perché li aveva visti in faccia, lo hanno ucciso perchè conosceva i suoi assassini” dice in un intervista a “La Stampa”. Antonia Iannicelli, attualmente in carcere, è disperata ma non ha dubbi sul suo futuro “Quando uscirò dalla prigione andrò via dalla Calabria”. Sugli movente degli omicidi gli inquirenti sembrerebbero non avere più dubbi sul fatto che si tratti di una vendetta mafiosa legata al traffico di droga. Gli stupefacenti sono, infatti, il filo conduttore delle vicende giudiziarie della famiglia Iannicelli.

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