In Colombia, alle prime ore del mattino del 9 agosto 2025 (pomeriggio in Italia), la Polizia Nazionale Colombiana ha arrestato un 46enne originario della Locride, destinatario dell’ordinanza di misure cautelari dell’operazione “Pratì”, eseguita dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria il 10 luglio scorso. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, aveva portato a 21 arresti, tutti gravemente indiziati, a vario titolo, di far parte di associazioni finalizzate al traffico illecito di sostanze stupefacenti – due delle quali di carattere transnazionale – nonché alla produzione, detenzione e spaccio di droga.
Dopo il blitz di luglio, la Squadra Mobile reggina, con il supporto dello SCO, dell’Unità ICAN e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha avviato un coordinamento info-operativo internazionale. Attraverso il Focal Point del Progetto ICAN e con l’ausilio dell’Esperto per la Sicurezza in Colombia della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, è stato possibile localizzare il latitante.
Parallelamente, la Procura guidata dal Procuratore Giuseppe Borrelli ha richiesto al GIP l’emissione del Mandato di Arresto Europeo e ha proceduto alla sua internazionalizzazione, passaggio indispensabile per attivare le procedure internazionali.
Il 9 agosto, le unità del GRAOS-1 della Direzione di Intelligence (DIPOL) della Polizia Nazionale Colombiana, insieme alle Forze Speciali “Los Lobos” del COPES, hanno eseguito l’arresto. L’uomo, colpito da “Red Notice” Interpol, era ricercato per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con aggravanti legate a due tentativi distinti di importare ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America.
Il 46enne, residente stabilmente in Sud America, ricopriva un ruolo centrale come intermediario e referente del gruppo calabrese di Platì nei rapporti con narcotrafficanti colombiani ed ecuadoriani. La cattura segue quella, avvenuta l’11 luglio 2025 sempre in Colombia, di un altro indagato che svolgeva funzioni simili di collegamento tra i due gruppi criminali.
Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari. L’indagato è da considerarsi non colpevole fino a sentenza definitiva.